TROINA (ENNA) – “Ci vogliono misure eccezionali, perché qua le chiacchiere ora stanno a zero. Io ho detto più volte, torno a dirlo con grande schiettezza”. Il sindaco di Troina Alfio Giachino, nel pieno dell’emergenza idrica nella sua città, lancia un appello. E lo fa senza mezzi termini: “Se serve, intervenga l’esercito”.
La sua è una delle città a cui si riferiva il presidente dell’Ati Enna Nino Cammarata, due giorni fa, chiedendo misure urgenti alla cabina di regia per l’emergenza idrica. Cammarata ha chiesto di utilizzare gli altri invasi del territorio – Enna è stata definita in passato la “provincia dei laghi” – e intervenire dove è emergenza per la mancanza di risorse proprie.
L’Ancipa
A Troina questa situazione ha del paradossale perché è proprio da qui, in tempi normali, che l’acqua parte per l’intera Sicilia dalla diga Ancipa. Anche per questo forse oggi, che la diga è quasi a secco, ci si aspetterebbe una risposta più tempestiva. L’Ancipa, va precisato e sottolineato, non appartiene al Comune. Oggi a Troina, così come in altri centri come Gagliano e Nicosia, l’acqua arriva una volta ogni 7 giorni. E neanche, segnalano i residenti, a tutti.
“Se è il caso si faccia intervenire anche l’esercito con mezzi e uomini, e con un intervento eccezionale – prosegue Giachino -. Perché rischiamo situazioni drammatiche, anche da un punto di vista dell’ordine pubblico: la mia città, la mia comunità, è molto pacifica, molto paziente, però a tutto c’è un limite”.
Le autobotti? Riforniscano le condotte
“Intervenire con le autobotti non basta. Non possiamo finire come nei tempi della guerra, a far muovere le persone verso i punti di approvvigionamento con i bidoni: siamo nel 2024 – sottolinea il primo cittadino – noi già ci siamo attrezzati autonomamente da settimane”.
Il sindaco auspica che “le autobotti approvvigionino i serbatoi”. “L’acqua poi deve arrivare direttamente a casa delle persone – aggiunge – altrimenti è veramente un fallimento storico per un livello di civiltà a cui pensiamo di appartenere”.
Il quadro della situazione
Per Giachino, la situazione attuale “ha avuto un’escalation”. “Attualmente – chiosa – è drammatica e molto preoccupante, perché a Troina oggi teoricamente l’acqua arriva ogni 7 giorni. In certi casi però si va anche oltre. Credo che sia qualcosa di non tollerabile per un paese che si definisce civile”.
Le misure richieste
“Per alcuni centri – spiega – la situazione è particolare. Da noi, a Gagliano, a Nicosia, per citare solo alcuni dei centri in sofferenza, occorrono misure particolari. Anche perché parliamo di centri piccoli: la Regione può e deve fare uno sforzo. Ci aspettiamo molto di più dalla Regione”.
“Ad oggi la mia comunità è qualcosa di veramente fantastico e tollerante – conclude il sindaco – ma io non so questa pazienza fino a quando possa durare, perché veramente siamo esausti”.