PALERMO – L’ennesimo crocevia della stagione gettato alle ortiche, questa volta contro l’Udinese che dopo essere andato sotto è riuscito prima a pareggiare i conti e poi addirittura ribaltare la gara con un netto poker, non rassicura per nulla su questo finale di stagione che per il Palermo di Diego Lopez prende più le sembianze di un calvario piuttosto che una cavalcata trionfale verso l’Empoli che, nonostante sei sconfitte di fila, ha visto inalterato il suo vantaggio sui rosanero incapaci anch’essi di trovare quantomeno un successo nell’ultimo mese e mezzo. La trasferta di Udine semmai ha certificato quanto il gruppo guidato dal tecnico uruguaiano sia stato costruito male in estate e troppo fragile dal punto di vista mentale quando l’avversario si avvicina all’area di rigore siciliana.
La pesante sconfitta contro i friulani ha poi riportato alla dura realtà anche la tifoseria rosanero che dopo l’arrivo del neo presidente Paul Baccaglini aveva manifestato la propria vicinanza al patron giunto al posto di Maurizio Zamparini e, a maggior ragione, ai ragazzi che ogni domenica scendono in campo con l’intento di portare a casa il massimo. Dopo aver assistito alla prova mediocre di diversi componenti della formazione siciliana alla ‘Dacia Arena’ in molti si saranno chiesti se anche la ventata di novità portata dall’ex Iena un paio di settimane fa si sia esaurita in così breve tempo. A rispondere alle critiche piovute su tecnico e calciatori, all’indomani della ventesima sconfitta stagionale del club di viale del Fante, ci ha pensato lo stesso Baccaglini.
In primis, colui il quale entro il 30 aprile dovrà confermare su carta bollata la propria volontà d’acquistare il 100% del pacchetto azionario del Palermo, ha difeso la scelta di mantenere sulla panchina, almeno fino alla sfida contro il Cagliari al rientro dalla sosta, Diego Lopez allontanando le ipotesi di una ancora forte ingerenza di Zamparini, non più presidente ma ancora proprietario della società, sulle singole decisioni prese in seno alla società e in questo caso in materia di allenatore. Rinnovata la fiducia a Lopez, mai messa in dubbio dunque dal 33enne italoamericano, Baccaglini ha quindi analizzato il rush finale di questa travagliata stagione per i rosanero mettendo in chiaro la sua ferma volontà di non voler gettare la spugna, nonostante anche in caso di una retrocessione la nuova proprietà sarebbe pronta ad adottare tutte le contromisure per una pronta risalita.
Ed ecco dunque che il patron ipert-tatuato, per la prima volta da quando siede nella poltrona da numero uno, ha parlato di calendario e di motivazioni che, anche in merito a chi attualmente sta sopra il Palermo, potrebbero fare brutti scherzi così come risultare determinanti ai fini di una salvezza anche all’ultima giornata. Per recuperare gli attuali sette punti di distacco dai toscani infatti ai siciliani servirebbero al più presto due vittorie, magari di fila, per riportarsi il più presto possibile sotto l’Empoli che da quando vede invariata la distanza dai rosa si è potuto permettere il lusso di sei sconfitte di fila. Per i ragazzi di Lopez dopo la sosta per le nazionali sarà il turno del Cagliari al ‘Barbera’ mentre una settimana dopo toccherà al Milan a ‘San Siro’ in un match tutt’altro che semplice. Punti decisivi per la salvezza che potrebbero arrivare poi dalla sfida col Bologna del 15 aprile e da quella col Chievo il sette maggio. In mezzo Lazio, Fiorentina e successivamente Genoa, Pescara e appunto Empoli che nell’ultima giornata spera di non doversi giocare la sua permanenza in A nello scontro diretto al ‘Barbera’ del 28 maggio. Di sicura c’è soltanto una cosa, i rosa potranno contare sulla positività del proprio presidente da qui fino al termine della stagione.
