PALERMO – Nuovo logo, nuova riorganizzazione, nuova raccolta di prossimità a Borgo Nuovo. La Rap volta pagina e, nel corso di una conferenza stampa a villa Niscemi, presenta il suo “nuovo corso” targato Sergio Marino, anche se a mancare all’appello è il secondo step del porta a porta che stenta a decollare. “La Regione si svegli, ha i magazzini pieni dei kit per il porta a porta, ha speso i nostri soldi dei fondi Fas (59 milioni, ndr), ha perfino quelli per il personale che deve spiegare ai cittadini come si fa: si rischia il danno erariale, siamo pronti a rivolgerci alla Corte dei Conti. E Confindustria si dia una mossa sollecitando il governo regionale di cui fa organicamente parte per le discariche”, ammonisce il sindaco Leoluca Orlando.
Polemiche a parte, però, l’azienda che ha preso il posto dell’Amia vuol far dimenticare i disservizi di questi mesi. “Col sindaco abbiamo preso schiaffi – dice il presidente Marino – qualcuno ci ha accusato di aver navigato a vista e vogliamo dimostrare che non è così. Ho presentato ai sindacati la riorganizzazione aziendale che dovrà essere rivoluzionata, non tanto per lo spostamento dei dirigenti ma per cambiare culturalmente l’azione dell’azienda. La Rap è ancora ancorata a vecchie logiche, difficili da estirpare. Non possiamo mettere uno spazzino ogni giorno in ogni strada, ma tra quattro mesi avremo 4 nuove spazzatrici per il centro storico e la circonvallazione”.
Il sindaco, che ha anche ribattezzato la Rap (da “Risorse ambiente Palermo” a “Ricominciamo a pulire)”, rivendica i risultati: “Non abbiamo perso un solo posto di lavoro, ma a chi molto è dato molto viene chiesto. Non avevamo una spazzatrice, nemmeno un autobotte o un cassonetto con le ruote a posto. Le cinque vasche di Bellolampo non appartengono alla Rap, a noi tocca gestire solo la sesta: la discarica deve essere a servizio dell’area metropolitana. Speriamo che la Regione recuperi il tempo perduto, altrimenti ci rivolgeremo alla Corte dei Conti prima del Movimento cinque stelle”. Ma il primo cittadino non ha risparmiato bacchettate nemmeno agli industriali: “Confindustria da otto anni ha l’assessore regionale alle Attività produttive, si dia una mossa e solleciti il governo di cui fa organicamente parte per realizzare le stazioni di trasferenza per consentire ai comuni di conferire in discarica privata e non pagare 180 euro a tonnellata. Se c’è immondizia a Isola delle Femmine, chi si accorge che Palermo è pulita?”.
La Rap ha presentato anche il suo piano industriale che ha, tra i suoi obiettivi, il pareggio di bilancio per il 2014 e il monitoraggio delle performance. “Controllerò personalmente tutti, a partire dai dirigenti”, avverte Marino. E ancora tagli alle esternalizzazioni, regolarità contributiva, una task force per l’acquisto dei mezzi e l’indizione dei bandi per pale e cestini e nuovi impianti a Bellolampo (con investimenti nel triennio di 97 milioni) per percolato, compostaggio, frazioni secche, trattamento meccanico biologico e inerti (che verranno sminuzzati e trasformati per ricoprire le vasche sature). Inoltre arriveranno due autobotti, 23 autocompattatori, 150 motocarri e mezzi per la manutenzione stradale. Andando ai conti, nel primo anno sono previsti investimenti per 20 milioni e con l’incremento del porta a porta ci saranno ricavi per 2,3 milioni nel 2015 e 2,8 nel 2016.
La novità del giorno però è soprattutto la raccolta di prossimità a Borgo Nuovo, un quartiere di 13.375 abitanti che vedrà sparire le vecchie campane e i vecchi cassonetti per lasciare spazio a nuovi contenitori. Ben 4.548 famiglie e 472 utenze si ritroveranno a utilizzare 60 postazioni da 5 o 6 frazioni, a seconda del numero di residenti, che cominceranno a essere posizionati già da domani anche se il servizio partirà a metà novembre. In pratica spunteranno indifferenziato e organico. L’organico sarà conferibile il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 18 alle 22, l’indifferenziato (dai cd ai pannolini) il martedì, il giovedì e il sabato dalle 18 alle 22 e il resto tutti i giorni. “Non è vero che finisce tutto a Bellolampo, siamo pronti a mostrare le fatture – aggiunge Marino – ogni volta che qualcuno butta un sacchetto di umido nella carta o nella plastica, crea un danno economico alla Rap e quindi a tutti i palermitani”. Ritardi invece per Palermo differenzia 2: “Riguarda 135mila palermitani, da Villa Adriana ad Acqua dei Corsari passando per il centro storico. Ci sentiamo in difetto per Sferracavallo, Mondello e Tommaso Natale, per le quali avvieremo Differenzia 3. Entro gennaio faremo una nuova conferenza stampa per raccontare i risultati raggiunti”. Nei prossimi mesi arriveranno anche 150 campane per la carta, soprattutto in scuole e uffici, e in zona Sampolo verranno sostituiti gli scarrabili rubati.
Dal 3 novembre via anche al servizio sperimentale di ritiro ingombranti a domicilio, che sarà gratuito fino a tre pezzi e non solo per i disabili come è oggi. Oltre i tre pezzi si potranno utilizzare le postazioni mobili. Il numero verde da chiamare è 800-237713. Nel 2015 dovrebbero sorgere le isole ecologiche con sistemi di pesatura, necessarie per l’agevolazione Tari.
“Oggi inizia la nuova storia della Rap, abbiamo lavorato due anni prendendo le macerie dell’Amia, abbiamo subito le mortificazioni col timore di finire alla Corte dei Conti e alla Procura – dice l’assessore all’Ambiente Cesare Lapiana – il Comune ha lavorato un anno facendo tutto quello che poteva fare. Abbiamo dato i soldi dei fondi Fas alla Regione, perché non potevamo darli all’Amia, per la raccolta differenziata e per Bellolampo, ovvero sesta vasca e impianto di trattamento: aspettiamo di avere il ritorno di questo denaro, ovvero l’impianto funzionante e Palermo differenzia 2. La Rap sarà riorganizzata. L’ultima cosa che manca è l’educazione ai cittadini, non si può lasciare l’immondizia per strada. Ai cittadini abbiamo chiesto molto, ma anche loro devono fare la loro parte”.
“E’ il nuovo giorno della Rap, ci siamo occupati finora di raccolta di rifiuti sempre in fase di emergenza – commenta il presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando – grazie al cda vediamo i primi frutti di una nuova programmazione. Il consiglio comunale non ha mai fatto mancare il suo apporto, abbiamo chiesto sacrifici ai cittadini ma non abbiamo più alibi: Palermo deve tornare pulita”. “Chiediamo con forza la bonifica del territorio, accettiamo la raccolta di prossimità ma prima si facciano le bonifiche”, dice il presidente della Quinta circoscrizione Fabio Teresi. A margine della conferenza stampa si tenuta, inoltre, anche la premiazione del vincitore del bando per la realizzazione del nuovo logo della Rap, Emiliano Brotto.
LE REAZIONI
“Malgrado le dichiarazioni trionfalistiche dell’amministrazione Orlando, e pur apprezzando gli sforzi compiuti dal nuovo cda Rap, rimane in sospeso la questione delle isole ecologiche che a Palermo non esistono e che impediranno ai cittadini di poter chiedere l’agevolazione Tari”. A denunciarlo è il capogruppo Idv al comune di Palermo, Filippo Occhipinti. “Il regolamento Tari prevede una riduzione del 30% per la quota variabile per le utenze domestiche che dal prossimo anno effettueranno la differenziata, ma solo se arriveranno a 200 chilogrammi da misurare in apposite isole ecologiche. Peccato che quelle isole non esistano e nessuno ha spiegato al consiglio comunale quando si faranno e in che modo. Una riduzione simile c’era anche per la Tares, ma anche in quel caso fu solo uno specchietto per le allodole, con buona pace di chi la differenziata la fa davvero”.
“Nella conferenza stampa di oggi a Villa Niscemi con la quale il sindaco Orlando ha illustrato il nuovo piano programmatico della Rap, si è assistito purtroppo ai soliti “bla, bla, bla…”, con tanto di promesse ed impegni, che temo questa amministrazione non avrà la capacità di mantenere”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Ma ciò che più mi ha colpito è stata la capacità del sindaco di spostare l’attenzione dalle sue responsabilità alla mancanza di educazione dei cittadini. Se è vero infatti che ognuno deve adempiere al proprio compito e che i cittadini hanno il dovere di preservare il luogo in cui vivono, rispettandolo e prendendosene cura, è altrettanto vero che il nostro sindaco ha il dovere di passare dalle parole ai fatti, senza accampare scuse di alcun tipo. Se è vero infatti che Orlando, dal lontano 1980, con diversi incarichi e soprattutto in qualità di sindaco per ben cinque volte, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi Palermo e i palermitani, devo dedurre – conclude Figuccia – che non è stato capace di “educare” tutti i palermitani e che come un padre con i propri figli dovrebbe interrogarsi più sulle proprie incapacità e fallimenti, che sulla “presunta ineducazione” dei cittadini”.