Abusi, offese e minacce di morte |Marito violento in carcere - Live Sicilia

Abusi, offese e minacce di morte |Marito violento in carcere

Il 37enne è stato arrestato. L'inchiesta è scattata dopo la denuncia della moglie.

L'inchiesta della procura
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CATANIA – Era così spaventata dalle violenze fisiche e psicologiche subite per anni che ha scelto di scappare e portarsi via i due figli. Ha cambiato città e si è nascosta cercando di sottrarsi ai ripetuti maltrattamenti. “Via dall’incubo”. Così come si intitola un famoso film. Nello stesso tempo però ha deciso di denunciare il marito, S.D.M, 37 anni che il 25 luglio scorso è finito in carcere. Anche se la notizia la magistratura l’ha diffusa solo oggi agli organi di stampa attraverso una nota ufficiale.

La Procura di Catania ha delegato le indagini alla squadra specializza di Pg per questa tipologia di reati. L’inchiesta ha portato a scoprire anni e anni di soprusi. Il marito non si è fermato nemmeno davanti ai figli. Gli occhi innocenti dei bimbi hanno dovuto assistere alle violenze subite dalla mamma. La magistratura parla di “condotte vessatorie e prevaricatrici che hanno ingenerato nella coniuge uno stato di ansia, paura e angoscia che oltrepassa i limiti del normale sentimento di umanità”.

I maltrattamenti sarebbero stati costanti nel tempo e sarebbero continuati anche dopo che la donna ha lasciato la casa familiare. E oltre alle violenze e alle vessazioni il marito si sarebbe disinteressato anche del sostenimento familiare. La moglie ha quindi dovuto fare da mamma e papà.

Il 37enne sarebbe stato ossessionato da una presunta infedeltà. Costruita ad arte nella sua mente. E questo l’avrebbe portato a diffondere notizie false e lesive della reputazione della moglie tra amici e parenti. Sarebbe arrivato anche a minacciarla di morte inserendo all’interno del proprio profilo Facebook immagini che inneggiavano “atti violenti da parte di uomini su donne in difesa dell’onore e per vendicare i tradimenti subiti”.

Ora il marito è nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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