PALERMO – C’erano decine di adolescenti in maschera, i chioschi sul belvedere erano affollati. Tra le chiacchiere e la musica la notte di Halloween volgeva ormai al termine, ma intorno alle 4 si è scatenato il caos. Una parola di troppo, poi la violenza e il sangue in strada. E un giovanissimo ragazzo steso per terra, con una profonda ferita nel petto. Quelli dell’aggressione ai danni di un sedicenne di Termini Imerese, sono stati momenti concitati e di grande paura per tutti i coetanei che erano presenti e che hanno temuto il peggio.
Sono gli stessi che oggi fanno il tifo per lui, che lo incoraggiano e gli gridano “Forza guerriero, ce la farai”. La cittadina a pochi chilometri da Palermo è sotto choc, soprattutto per la giovane età dei protagonisti di una vicenda che è costato l’accusa di tentato omicidio a carico di chi avrebbe impugnato il coltello. Si tratta di Alessio Pirrone, venditore ambulante di soli vent’anni, fermato la notte stessa dai carabinieri e dalla polizia.
“La zona del belvedere – raccontano alcuni amici del sedicenne – è un luogo di incontro per ragazzi dai quattordici ai vent’anni. Di solito si rientra a casa poco dopo la mezzanotte, ma la notte di Halloween i festeggiamenti sono andati avanti fino all’alba. Episodi del genere ci terrorizzano, specie dopo la maxi rissa che l’anno scorso ha coinvolto più di dieci persone e che ha provocato indignazione in tutto il paese. Spesso è qualche bicchiere di troppo a far accendere gli animi, ma noi vogliamo essere liberi di uscire la sera senza rischiare la vita. Soprattutto, vogliamo che il nostro caro amico torni tra noi”.
Il sedicenne è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ieri mattina: come i medici hanno accertato, la lama ha sfiorato un ventricolo cardiaco, mettendo seriamente a repentaglio la vita del ragazzo. “L’intervento è andato bene – spiegano dal policlinico – adesso il ragazzo si trova nel reparto di Terapia Intensiva di Cardiochirurgia e le sue condizioni sono fino ad adesso stabili. Non possiamo però considerarlo ancora fuori pericolo”.
Notizie che alimentano la speranza di parenti e amici che in queste ore non lasciano nemmeno per un istante l’ospedale palermitano. “Il peggio per fortuna è stato superato – dice una compagna di scuola – adesso non ci resta che stargli vicino e sperare che le torni presto a casa. Nel frattempo, chi tifa per il sedicenne fa sentire la propria voce anche sulla sua pagina di Facebook, ancora una volta luogo virtuale per lasciare un messaggio e dare coraggio: “Fratello mio riprenditi, sono lì con te”, scrive un amico. E ancora: “So che supererai anche questa, tu sei forte e sei circondato da persone che ti vogliono bene”.