BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Dopo anni di essere stato trattato come un “falso cieco” e aver subito una gogna mediatica, A.S., un uomo di 75 anni di Milazzo, in provincia di Messina, è stato assolto dalla giudice monocratica del Tribunale di Barcellona, Silvia Spina. L’accusa era di truffa aggravata ai danni dell’Inps. L’assoluzione è arrivata con formula piena: “il fatto non sussiste”.
Il 30 maggio 2017 metà dell’abitazione di A.S. fu sequestrata insieme con tutti i suoi risparmi e le due auto a lui intestate ma utilizzate dai figli. L’ammontare del sequestro fu di 367.951,71 euro.
L’accusa era quella di aver commesso una truffa aggravata ai danni dello Stato, presentando un’istanza per il riconoscimento di invalidità di cieco civile nel febbraio 2003 corredata da documentazione sanitaria falsa, al fine di ottenere il beneficio. Tuttavia, una perizia medica richiesta dalla difesa e redatta dal consulente tecnico Giuseppe Minissale, ha confermato che A.S. era affetto da una cecità assoluta in un occhio e da retinopatia pigmentosa nell’altro, con un visus inferiore al 3%. La perizia ha dimostrato che, nonostante la patologia, A.S. poteva muoversi con una certa autonomia grazie alla conoscenza degli ambienti circostanti.
Il difensore dell’uomo, l’avvocato Pinuccio Calabrò, si adopererà ora per ottenere la restituzione dei beni e dei depositi sequestrati nel 2017, nonché per riattivare la pensione e l’indennità di invalidità civile come “cieco assoluto” e per richiedere il pagamento degli arretrati.