Acireale, l'omicida di Agata: chiesto l'ergastolo per l'ex della madre

Acireale, l’omicida di Agata: chiesto l’ergastolo per l’ex della madre

L'arringa del Sostituto Puleio
IL PROCESSO
di
1 min di lettura

CATANIA – Omicidio e occultamento di cadavere. Il pm e sostituto procuratore Francesco Puleio ha chiesto ieri l’ergastolo per Rosario Palermo. Per l’accusa, sarebbe stato lui ad uccidere e poi sbarazzarsi del cadavere dell’allora 22enne Agata Scuto. Un’arringa, quella del pm, nella quale ha sviscerato dettagli e movente che avrebbero portato Palermo a sbarazzarsi di Agata: la giovane portatrice di handicap e con un forte disagio psicologico sarebbe rimasta incinta del patrigno e per questo motivo uccisa e seppellita chissà dove.

Una tesi respinta con forza dallo stesso imputato. Il quale, peraltro, in una delle scorse udienze, aveva anche parlato del rapporto che aveva con la vittima, dicendo che l’avrebbe sempre vista “come una figlia”. Palermo, che ieri non era presente in aula, aveva anche cercato di smontare il movente. Ai giudici aveva detto di essere a conoscenza di avere 8 figli in giro per il mondo e di averne riconosciuto 6. Figli avuti con diverse partner, ragion per cui, ha sostenuto, non avrebbe avuto difficoltà eventualmente ad ammettere di aver messo incinta Agata, se fosse stato vero.

Il corpo di Agata Scuto non è mai stato rinvenuto. Con la richiesta dell’ergastolo da parte della Procura, il processo vive ormai le sue ultime battute.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI