Ada, vittima di femminicidio: chiesta una perizia per l'assassino

Ada, vittima di femminicidio: chiesta una perizia per l’assassino

La difesa del legale di Filippo Asero

CATANIA – Dopo aver massacrato la sua ex, la povera Ada Rotini, l’8 settembre 2021 puntò il coltello con cui la uccise contro sé stesso e si ferì. Un tentativo di farla finita che fu scongiurato dall’intervento di un carabiniere. Ora l’avvocato di Filippo Asero punta su quella fase, su quei momenti, per chiedere una perizia psichiatrica. In primo grado Asero ha preso l’ergastolo.

E ora la Corte d’appello si è riservata di decidere. Si va in aula tra meno di un mese, il prossimo 12 settembre. Asero è difeso dall’avvocato Mario Schilirò. Il difensore ha anche chiesto ai giudici un ricorso in via incidentale alla Corte Costituzionale, ritenendo incostituzionale la norma che vieta il rito abbreviato e i benefici agli imputati per reati da ergastolo.

L’udienza a settembre

Tutte questioni su cui la Corte, presieduta da Elisabetta Messina, si pronuncerà fra tre settimane circa. In aula l’accusa è sostenuta dal pg Angelo Busacca. E sono presenti varie parti civili. La famiglia della povera donna è assistita dall’avvocato Giuseppe Cultrera.

Le altre parti civili sono assistite dagli avvocati Antonella Cordaro, Samantha Lazzaro, Laura Farkas, Valeria Sicurella e Grazia Maesano. Tra le parti civili anche il Comune e varie associazioni. I giudici della Corte d’appello, si ricorda, non gli avevano concesso alcuna attenuante.

La ricostruzione

E questo perché Asero ha inferto oltre 40 coltellate all’ex moglie, che non ha avuto scampo. L’omicidio si consumò in mezzo alla strada, fuori dall’abitazione dove i due avevano vissuto. La sentenza di primo grado è stata emessa dalla Corte d’assise di Catania, presieduta da Sebastiano Mignemi

Era stato ergastolo più isolamento diurno. All’imputato i giudici hanno inoltre inflitto varie sanzioni accessorie. C’è l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, l’interdizione legale e la sospensione della responsabilità genitoriale durante l’esecuzione della pena.

Le aggravanti

I giudici hanno riconosciuto le aggravanti di aver commesso il fatto nei confronti della moglie, di aver agito con crudeltà e per motivi abietti e futili. La richiesta di effettuare una perizia psichiatrica era stata respinta in primo grado. Ora viene reiterata.


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