"Addio Valentina, ci hai insegnato | ad avere il coraggio della libertà" - Live Sicilia

“Addio Valentina, ci hai insegnato | ad avere il coraggio della libertà”

Il funerale di Valentina Castiglia al cimitero dei Rotoli

Pochi familiari e amici ai Rotoli per i funerali della giovane trovata morta in corso dei Mille".

PALERMO – Una coroncina di rose bianche sulla testa, per l’ultimo viaggio di Valentina. I familiari ne hanno fatto indossare una simile a quella con cui era stata vista l’ultimo giorno, poche ore prima che venisse trovata senza vita in corso dei Mille. Nel giorno dell’addio, pochi parenti e amici nella piccola chiesa del cimitero dei Rotoli per la celebrazione del funerale di Valentina Castiglia, la ragazza che aveva scelto di allontanarsi dalla famiglia per seguire un giovane rom. “Valentina ci ha insegnato il coraggio della libertà – ha detto il parroco della chiesa dei Rotoli all’esigua platea -. Rosalia, come l’ha chiamata Gaspare Scimò nella sua meravigliosa testimonianza di un incontro a Ballarò, aveva probabilmente molto in comune con la nostra Santa”.

“Perché anche le stranezze che escono fuori dalle regole – ha aggiunto – possono portare dei benefici. Santa Rosalia viene tuttora venerata e ricordata per il suo coraggio, la sua forza. Anche lei abbandonò tutto per rifugiarsi su Monte Pellegrino e dedicarsi al suo rapporto col Signore. Chi lo sa, probabilmente anche la sua scelta venne ritenuta “strana”, “inconcepibile”. E Valentina, che oggi salutiamo per l’ultima volta – ha proseguito il parroco – ha avuto il coraggio, negli stenti e nelle difficoltà, di vivere liberamente, secondo i suoi criteri che nessuno può giudicare. nemmeno Cristo lo fa. Lui giudica guardando il cuore, l’anima. Valentina ci ha insegnato il coraggio di vivere senza schemi”.

In città in tantissimi la conoscevano: viveva di elemosina, aveva tre figli. E in molti erano entrati in contatto con lei quando sostava davanti ad un supermercato di via Libertà o sotto i portici di piazzale Ungheria. “Mi aveva colpito il suo sguardo triste – dice Francesco – e dopo averle dato un euro, un giorno, mi disse che serviva per il suo bambino. Quando ho saputo quello che le è successo mi si è spezzato il cuore. Oggi sono qui per salutarla, ricordando il suo sorriso dolce”.


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