PALERMO – “Non era un’attività sistemica, ma sicuramente i vari episodi sono di estrema gravità. E’ giusto intervenire per garantire la serietà nel nostro ambiente, non immune purtroppo a fatti del genere”. A dirlo è il comandante della polizia stradale di Palermo, Lorenzo Ragona, che interviene sui tre arresti effettuati oggi dalla squadra mobile.
Agli assistenti capo Nicolino Di Biagio, Giuseppe Sparacino e Francesco Paolo Minà vengono contestati i reati di concussione, corruzione e falso in atto pubblico: avrebbero cancellato o modificato i verbali in cambio di soldi. “E’ bene che si faccia pulizia quando ci sono delle mele marce – prosegue il comandante -. Errare è umano, ma noi abbiamo il compito di dare la caccia agli errori”.
Eravamo a conoscenza dell’attività d’indagine nei loro confronti, ma è inevitabile che il personale della polizia stradale provi stupore di fronte a quanto accaduto. Non ci si riesce a capacitare: i tre erano conosciuti come poliziotti seri, che lavoravano bene, ma si sono lasciati trasportare da qualcosa che non può intaccare il nostro ambiente, che è, e deve sempre essere sano”.