PALERMO – Due furti nel giro di pochi giorni, il raid a casa di una dipendente e adesso la rapina violenta ai danni di uno degli chef. “Viviamo in uno stato di paura”, a dirlo è il titolare del “Gagini restaurant” di via dei Cassari, che a LiveSicilia racconta l’ennesimo episodio di violenza avvenuto nel centro storico.
Una scia di furti, risse e rapine, negli ultimi mesi, ha fatto crescere l’allarme tra chi vive e lavora nella zona della movida palermitana. Nel cuore della città si chiede a gran voce più sicurezza e lo fa anche Franco Virga, che quattro anni fa ha aperto il locale che si trova tra la Cala e la Vucciria. Dopo la chiusura, stanotte, lo chef giapponese Kazuki Obinata, è stato sorpreso alle spalle, colpito con un pugno e derubato.
“E’ tornato al locale ferito ad un orecchio, era stordito, sotto choc. Ci ha detto che un gruppo di malviventi si è impossessato dei suoi due telefoni cellulari, non ha avuto modo di chiedere aiuto. Era sconvolto”, racconta Virga. L’aggressione è avvenuto nei pressi di piazza Magione, quando lo chef stava tornando a casa. Approfittando del buio, gli aggressori sono entrati in azione prendendolo alla sprovvista, proprio come è successo due sere fa dalle parti del tempietto della musica al Foro Italico, dove un altro ragazzo è stato colpito alle spalle e rapinato da quattro uomini.
“La presenza di malintenzionati nella zona è evidente – dice Virga -. Sono necessari più controlli sul fronte della sicurezza, sono fondamentali per permetterci di lavorare in serenità. Invece ci troviamo a dover fronteggiare la paura. Si sono verificati, uno dopo l’altro, episodi preoccupanti. A partire dal furto al Gagini, la notte dell’undici gennaio, quando abbiamo trovato la porta divelta: ci hanno rubato diverse bottiglie di olio, liquori, superacolici, vino e pure la macchinetta del caffè. Un danno non indifferente per chi vive del proprio lavoro. La settimana prima i ladri avevano passato al setaccio il magazzino dell’altro nostro locale, il “Bocum”, che si trova di fronte. Anche in questo caso sono scappati con derrate alimentari ed alcolici. Senza considerare il furto nell’appartamento di una nostra dipendente, probabilmente pedinata fino a casa dai malviventi che sapevano bene dove colpire. Quello che stanotte è successo al nostro chef è l’ennesimo caso inquietante, che di sicuro alimenta un clima già non facile”, precisa Virga.
Dopo le risse che si sono verificate alla Vucciria, commercianti e residenti hanno chiesto, ancora una volta, l’intensificazione dei controlli nella zona, con l’installazione di telecamere nei punti più critici. “Le forze dell’ordine sono le benvenute – dice Franco Virga – ma non soltanto per effettuare i controlli nelle attività commerciali in cui tutto risulta puntualmente impeccabile. Noi abbiamo trentotto dipendenti, tutti messi in regola. Sono stati effettuati sei controlli di seguito nei nostri locali, ma sul fronte della sicurezza c’è ancora tanto da fare. Speriamo che qualcosa cambi, che questi timori svaniscano – conclude Virga – perché convivere con la paura è impossibile”.