CATANIA – È successo poco dopo le 15,10, quando ancora la partita non era nemmeno iniziata e, se non fosse stato per l’immediato intervento delle pattuglie della Polizia di Stato che la Questura ha disposto proprio per evitare questo tipo di incidenti, l’epilogo dell’episodio di violenza messo in atto da alcuni giovani avrebbe potuto essere ben diverso. Si è trattato del gesto sconsiderato di un gruppo di persone che, viaggiando sulla Circonvallazione a bordo di non meno di una quindicina di scooter, ha incrociato all’altezza della rotonda da cui ci si immette nel rione San Nullo il pullman della squadra dello Juve Stabia che stava raggiungendo lo Stadio Massimino.
Appena in vista dell’autobus, i motoveicoli hanno messo in atto un’azione di forza superando il blocco di una pattuglia della Polizia Locale e immettendosi nella medesima direzione di marcia del pullman in direzione del quale hanno lanciato un sasso e un bastone che, grazie alla presenza dei poliziotti di scorta, non hanno raggiunto l’obiettivo.
Gli scooter sono fuggiti in direzioni diverse: parte per la circonvallazione, parte per via Galermo dove, tallonati dai poliziotti, hanno preferito abbandonare due dei veicoli e scappare a piedi, introducendosi all’interno di un plesso condominiale attraverso il quale avrebbero raggiunto le traverse limitrofe.
In attesa di rinforzi, gli inseguitori sono rimasti sul posto dov’erano stati abbandonati i mezzi e, proprio in questo frangente, gli agenti hanno bloccato uno dei giovani, identificato per M.S., cl. 1993 e subito condotto in Questura.
Grazie a una veloce indagine, gli uomini della DIGOS hanno identificato un altro di coloro che avevano partecipato all’agguato, il proprietario del secondo scooter abbandonato in via Galermo: L.R. cl. 83, con piccoli precedenti penali e, peraltro, già in passato sottoposto a DASPO.
Entrambe le persone sono state denunciate in stato di libertà per il reato di lancio di oggetti pericolosi e i due scooter sono stati sequestrati.
Scatteranno immediatamente, inoltre, le procedure per l’irrogazione del DASPO per i due indagati.