SIRACUSA – È deceduto in nottata all’ospedale “Di Maria”, Paolo Zuppardo, 48 anni, vittima ieri sera di un’aggressione nei pressi di Mattarella ad Avola (Siracusa). Da una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato vittima di un agguato.
Non è chiaro se aggredito o bersaglio di alcuni colpi di pistola. Sarebbe fuggito via e sarebbe iniziato un inseguimento davanti a numerosi testimoni che in quel momento affollavano la zona. Immediati i soccorsi ed il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Avola dove l’uomo è deceduto poco dopo per le lesioni riportate. Non è escluso che già nelle prossime ore la polizia possa chiarire quanto accaduto e rintracciare i responsabili.
Zuppardo anni fa era stato indagato nell’ambito dell’operazione dei carabinieri “Eclipse” con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione aggravata, e minacce aggravate nei confronti del giornalista Paolo Borrometi e per minacce verbali all’ex sindaco di Avola, oggi parlamentare nazionale Luca Cannata.
La cronaca delle scorse ore
Un uomo è stato ferito con alcuni colpi di pistola e si trova ricoverato all’ospedale Di Maria di Avola in gravi condizioni. L’agguato è avvenuto poco dopo le 21.30 di ieri nel paese del Siracusano: secondo una prima ricostruzione la vittima, che si trovava a bordo della sua autovettura, sarebbe stato inseguito e poi speronato dall’auto dei killer che avrebbero esploso alcuni colpi di pistola.
Diversi i testimoni presenti nella zona che hanno avvisato le forze dell’ordine. Un’ambulanza del 118 ha trasferito l’uomo al pronto soccorso.
Fermati padre e figlio
La Polizia di Stato ha eseguito due decreti di fermo del pm per omicidio e porto e detenzione di arma clandestina nei confronti di due persone, padre e figlio, di 57 e 26 anni, indagati per l’omicidio di Paolo Zuppardo ieri ad Avola (Siracusa).
I due indagati – ricostruiscono gli investigatori – ieri sera incontrando la vittima in auto hanno cominciato un inseguimento per le vie cittadine, sparando colpi di pistola, fino a speronare l’autovettura di Zuppardo.Poi sarebbe nata una colluttazione e uno dei due indagati avrebbe colpito la vittima al capo anche servendosi del calcio di una pistola, illegalmente detenuta e successivamente recuperata e sequestrata dai poliziotti.
Durante le indagini i due indagati si sono presentati spontaneamente in commissariato, confessando di aver “percosso violentemente la vittima”. Padre e figlio avrebbero litigato con la vittima per motivi personali circa due mesi fa. Zuppardo era stato portato in ospedale ad Avola in gravi condizioni e in nottata è morto.