Agrigento, la prefettura è morosa - Live Sicilia

Agrigento, la prefettura è morosa

Secondo la sentenza del tribunale civile di Palermo, la prefettura di Agrigento deve pagare 1,5 milioni di euro alla Provincia per l'occupazione del palazzo di piazza Vittorio Emanuele.  Negli anni l'ufficio territoriale del governo ha versato solo importi parziali del canone d'affitto. Nel 2008 la Provincia ha avviato l'azione legale.

Condannata a pagare 1,5 milioni
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AGRIGENTO – La prefettura di Agrigento è stata condannata a pagare oltre un milione e mezzo di euro alla Provincia regionale. Lo ha deciso il tribunale civile di Palermo. La prefettura occupa uno stabile, in piazza Vittorio Emanuele, di proprietà della Provincia. Si tratta di 49 vani per una superficie complessiva di 2290 metri quadrati, utilizzato per gli uffici oltre che per l’alloggio del prefetto.

Il consiglio provinciale, con delibera del 1987, ha autorizzato la stipula del contratto di locazione con la prefettura. Nove anni dopo, l’ufficio tecnico erariale di Agrigento esprimeva il parere di congruità sul canone di locazione, quantificato in 148.500 euro all’anno. Ma la prefettura si è limitata nel corso dei decenni ad effettuare il versamento di importi parziali, trattenuti dalla Provincia a titolo di acconto, senza peraltro arrivare alla sottoscrizione del contratto di locazione.

Nel 2008, il presidente Eugenio D’Orsi ha nominava l’avvocato Girolamo Rubino per avviare un’azione legale nei confronti della prefettura per recuperare le somme relative alla differenza tra gli importi corrisposti e quelli richiesti. In giudizio, si è costituita l’avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, nell’interesse della prefettura e del ministero dell’Interno, che ha chiesto il rigetto delle pretese avanzate dalla Provincia. Il tribunale di Palermo, che ha ritenuto congrui gli importi pretesi dalla Provincia, ha accolto le domande giudiziali e ha condannato la prefettura ed il ministero dell’Interno a corrispondere l’importo complessivo di 1.580.421 euro.

Foto tratta da agrigentoggi.it


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