CATANIA – “Un cambio di strategia nel settore agro-alimentare che perde cosi’ la sua valenza strategica pur determinando in Sicilia oltre il 30 per cento del Pil e’ un danno enorme per la nostra isola”. Lo afferma il presidente del consiglio di amministrazione del Maas, il mercato agroalimentare Sicilia, Emanuele Zappia, che in una nota sottolinea come il Maas “sia stato erroneamente identificato come una delle tante partecipate regionali cosi’ come prevede l’emendamento in corso di votazione nella legge finanziaria all’Ars”. “Il Maas – spiega Zappia – in realta’ e’ una societa’ per azioni che vive seguendo i dettami del codice civile, pertanto non riceve dalla Regione denaro per il funzionamento e dunque non incide sul bilancio regionale. Pur tuttavia il Maas in stretta intesa con i processi di spending review ha gia’ attuato la razionalizzazione della spesa applicando tagli per oltre il 30 per cento”.
Zappia si appella alla deputazione siciliana affinche’ il Maas venga “opportunamente considerato. A fronte di poche unita’ lavorative (undici in tutto) consente lo svolgimento delle attivita’ commerciali ad oltre cento aziende con ricaduta su un indotto stimato di oltre 5 mila aziende e un fatturato che si aggira su oltre cinquecento milioni di euro”. “La cancellazione del Maas di fatto – conclude Zappia – farebbe fare un passo indietro alla filiere orto-ittica e florovivaistica. Questioni del genere non possono essere certo affrontate con semplicistici emendamenti, ma andrebbero riviste con piu’ articolati procedure civilistiche o disegni di legge”. (ANSA).
