ROMA- La verità che traspare è terrificante, anche se molte sono le risposte ancora da fornire. Secondo le indagini, è stato Il copilota dell’Airbus ‘Germanwings’ precipitato un Francia, un tedesco di 28 anni, barricato all’interno della cabina, a manovrare i comandi con l’intenzione di “distruggere l’aereo”, facendogli perdere quota. Cosa che gli è riuscita, mentre il comandante cercava invano di sfondare la porta per scongiurare il disastro. Sarebbe questo il racconto scioccante della prima scatola nera dell’Airbus del Germanwings ritrovata. E’ questa la teoria avanzata, al momento, dal procuratore di Marsiglia, Brice Robin, che conduce le indagini e che altro non dice sui motivi che avrebbero potuto provocare il gesto.
Dunque, secondo una prima ricostruzione, rivedibile con nuovi particolari, il comandante è uscito fuori dalla cabina ma al ritorno ha trovato trova la porta sbarrata, così ha cercato di aprirla. Poi, lo schianto dell’aereo sulle Alpi, con 150 persone a bordo, che si sono accorte all’ultimo momento di quello che stava succedendo. La scatola nera avrebbe registrato il respiro – normale – del copilota, al comando in quel frangente.
Andreas Lubitz, il copilota di 28 anni, originario di Montabaur (Renania-Palatinato), era di nazionalità tedesca e “non è segnalato come possibile terrorista”. “L’aereo – ha spiegato il procuratore Robin – era azionato con il comando automatico. Il comandante probabilmente è andato in bagno. Poi il copilota ha bloccato l’accesso e si è rifiutato di aprire. Ai comandi dell’aereo c’era quindi Lubitz e, stando ai dati recuperati dalla scatola nera, era vivo al momento dell’impatto. E’ dunque rimasto solo in cabina ed ha attivato i bottoni per azionare la discesa dell’aeroplano”. Non si sa perché.
Chi era Lubitz
Secondo quanto riferisce Lufhtansa, Andreas Lubitz aveva iniziato a volare con la compagnia dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo. Il capitano Patrick S. aveva più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. In precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor. Lubitz avrebbe sospeso il suo addestramento come pilota per ”una sindrome da burnout, una depressione”, almeno secondo quanto scrive il sito del quotidiano tedesco Faz citando la madre di un’amica d’infanzia, con cui cui il 28enne si sarebbe confidato in passato.