Approvato il disegno di legge per gli aiuti alle imprese. Questa mattina il Parlamento regionale ha dato il via libera al provvedimento che sblocca i fondi europei 2007-2013. La risorse immediatamente disponibili si aggirano attorno ai 3 miliardi di euro, pari al 22 per cento della dotazione complessiva a disposizione della Sicilia. I deputati presenti in aula al momento della votazione erano sessantasei. In cinquantacinque si sono espressi a favore mentre sedici esponenti del Pd si sono astenuti.
Nuovi posti di lavoro
“La legge appena varata permetterà di creare, direttamente, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro”. Lo assicura l’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, che spiega: “L’esperienza di Sviluppo Italia Sicilia, per esempio, dice che, nel caso di contributi per investimenti volti alla creazione di nuova imprenditorialità nel settore della piccolissima impresa, si può ottenere un nuovo posto di lavoro ogni 25 mila euro investiti e, in quelle piccole e medie, un nuovo occupato ogni 50 mila euro investiti. Speriamo, ovviamente, che, con questa legge, si possano ripetere queste performance”. Secondo i primi calcoli si potrebbero creare 140mila nuovi posti.
Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione
La legge prevede un regime di aiuti alle imprese che si dedicano alla valorizzazione dei beni culturali. Per promuovere la conoscenza del patrimonio artistico siciliano, è previsto il finanziamento dei progetti editoriali dedicati all’isola.
In particolare, l’assessorato competente potrà attingere somme dai fondi europei per il recupero, il restauro e la conservazione del patrimonio culturale, di proprietà pubblica o privata, nonché per opere di architettura contemporanea di importante carattere artistico. Le somme potranno essere assegnate anche per lo svolgimento di attività e servizi culturali, a condizione che l’attività riguardi edifici di pregio storico-artistico o contesti architettonici, urbanistici e paesaggistici connessi alle attività artistiche contemporanee, individuate con decreto dall’assessore ai Beni culturali. E’ previsto anche l’affidamento in concessione a privati al fine del recupero o della gestione dei beni, a condizione che si segua procedura di evidenza pubblica.
La legge prevede anche che la Regione promuova progetti editoriali volti alla valorizzazione scientifica del patrimonio dei beni archeologici, monumentali e culturali. Alle case editrici siciliane, operanti da almeno cinque anni, potranno essere concessi contributi a fondo perduto pari al 35% delle spese per la produzione, distribuzione e commercializzazione delle opere, comprese opere letterarie originali e/o inedite, come novelle, romanzi e racconti di autori siciliani che parlino dell’isola, o ristampe, attraverso specifica collana, di opere edite o inedite di autori siciliani di chiara fama.
Distretti produttivi
Attraverso il sostegno agli investimenti di piccole e medie imprese, consorzi e società consortili, la legge approvata oggi intende dare slancio ai distretti produttivi dell’isola. Sono previsti aiuti in esenzione anche per gli investimenti delle piccole e medie imprese, per la loro internazionalizzazione e per facilitarne l’accesso al credito.
Centri commerciali naturali e grande distribuzione
“Di rilievo – spiega Roberto Di Mauro, ex assessore alla Cooperazione – le norme sul commercio e, in particolare, sull’attivazione dei centri commerciali naturali, per la realizzazione di servizi comuni alle aziende commerciali e per i quali è già stato pubblicato un bando rivolto alle imprese. Sarà anche possibile prevedere spazi di vendita dei prodotti agroalimentari siciliani nei mercati extraregionali. Questa norma consentirà alle nostre aziende di superare la grande distribuzione e di tagliare la filiera, attraverso la vendita diretta da parte dei produttori. Infine, è istituito un fondo di 22 milioni per consentire ai prodotti siciliani di entrare nei circuiti della grande distribuzione e restarvi”.
Fondi per i lavoratori del settore turistico
Le piccole e medie imprese del settore turistico potranno ottenere aiuti per favorire gli investimenti iniziali e per favorire la destagionalizzazione. La norma, infatti, prevede un contributo di 800 euro per ciascun dipendente. In questo modo, si contrasterà il calo di occupazione nei periodi di minore afflusso turistico.
Aiuti per l’agricoltura
Nel settore agricolo, oltre a definire la procedura di adozione del Programma di sviluppo rurale (Psr), sono previsti contributi per favorire la diversificazione delle aziende agricole, per promuovere il recupero del patrimonio immobiliare del mondo rurale e l’incentivazione del turismo rurale. Aiuti sono fissati anche per la creazione e il rafforzamento di microimprese agricole e per la cooperazione volta allo sviluppo di nuovi prodotti e per l’ammodernamento del sistema produttivo.
Stralcio per la pesca
I dieci articoli che riguardavano il settore della pesca sono stati stralciati. “Grazie all’autorizzazione ottenuta da Roma – afferma l’assessore Di Mauro – si può procedere all’attivazione delle misure senza una legge ad hoc”.
Incentivi per l’assunzione di disabili, apprendisti e disoccupati
Per favorire la nuova occupazione è previsto uno sgravio totale dei contributi previdenziali e contributivi e dei premi assicurativi a carico del datore di lavoro. Lo sgravio è aggiuntivo e consecutivo a quello previsto dallo Stato e potrà essere concesso alle imprese individuali, alle società, alle cooperative, anche consorziate, ai lavoratori autonomi, agli studi professionali e alle Onlus, per l’assunzione di soggetti svantaggiati, disabili, apprendisti e lavoratori fruitori di ammortizzatori sociali.
Investimenti nelle zone svantaggiate
E’ stato fissato l’obbligo di destinare il 20 per cento delle risorse stanziate con questa legge ad investimenti nelle zone svantaggiate dell’isola.
Finanziamenti Ue anche per imprese socio-sanitarie
“Grazie all’approvazione di un nostro emendamento le imprese socio-sanitarie potranno accedere ai bandi del Fesr”. Lo affermano Pippo Gianni e Toto Cordaro, deputati regionali dell’Udc. “Il sistema di aiuti alle imprese, previsto dalla legge 23/08, viene ulteriormente rafforzato anche attraverso un’altra norma che prevede lo slittamento dei termini per il pagamento di rate relative ai piani di ammortamento di ulteriori 18 mesi e la copertura da parte della Regione del 70 per cento degli interessi sui mutui fatti slittare che sono stati contratti dalle imprese industriali, ed anche da quelle turistico-ricettive ed alberghiere”.
Decreti attuativi e parere delle commissioni all’Ars
Le commissioni legislative dell’Ars, competenti per materia, dovranno esprimere un parere sui decreti assessoriali di attuazione della legge, entro 15 giorni dalla loro emanazione.
Le reazioni
Soddisfazione è stata espressa dai componenti del governo e dal presidente dell’Ars. “Gli inquilini di Palazzo dei Normanni – sostiene Francesco Cascio – hanno saputo rispondere a quanti, in questi giorni, hanno cavalcato sterili polemiche e ci hanno accusato di pigrizia, additando l’Ars come un Parlamento paralizzato”.
I dubbi dell’opposizione
L’Udc ci tiene a sottolineare il voto favorevole nonostante il suo nuovo ruolo di opposizione. “Da partito escluso dal governo – sostiene il capogruppo, Rudy Maira – abbiamo scelto di fare un’opposizione responsabile ed in linea con gli interessi di chi in Sicilia produce e crea occupazione”.
Il Partito democratico, che invece ha preferito astenersi dal voto, lancia un allarme. “C’è il rischio – afferma Giuseppe Lupo, esponente dei democratici- che questa legge possa ripetere gli errori di Agenda 2000, che ha portato alla polverizzazione della spesa senza creare sviluppo”. Rincarano la dose i colleghi Concetta Raia e Bruno Marziano: “Il fallimento della programmazione dei fondi comunitari 2000/2006, evidentemente, non ha insegnato nulla. Si prevedono 200 linee e sottolinee che polverizzeranno i finanziamenti. Occorre, invece, riuscire a spendere quanto già disponibile entro il prossimo 31 dicembre concentrandosi sul sistema delle infrastrutture e sul parco progetti degli Enti Locali. Dobbiamo ricordare, inoltre, che per il periodo 2007-2013 l’Unione europea destina alla nostra regione finanziamenti senza precedenti, quasi 20 miliardi di euro che se spesi bene potrebbero cambiare il volto della Sicilia”.