CATANIA – Un disegno di legge organico per sostenere l’editoria, in un momento particolarmente delicato e in un territorio particolarmente difficile. È quello che ha presentato stamani al palazzo dell’Esa, il deputato regionale Lino Leanza, insieme ad alcuni tra gli altri firmatari , alla presenza dei rappresentanti regionali e provinciali dell’associazione della stampa. “Si tratta di un disegno di legge organico – ha spiegato Lino Leanza – che vuole sostenere il mondo dell’editoria locale non con volontà assistenzialistica, ma per supportare le aziende e rimettere in moto un settore strategico e fondamentale per un territorio come il nostro”.
Numerosi gli interventi previsti dal disegno di legge: contributi e facilitazioni per l’accesso al credito di chi investe nella tecnologia e nell’organizzazione, formazione permanente per gli addetti ai lavori, incentivi e agevolazioni fiscali a chi assume ex novo o chi riassume personale precedentemente licenziato o beneficiario degli ammortizzatori sociali e distribuzione equa della comunicazione istituzionale, per consentire a tutti di avere pari opportunità nella raccolta pubblicitaria da parte delle Istituzioni. “Abbiamo lavorato su una serie di iniziative – ha continuato Leanza – ma è chiaro che la nostra proposta è emendabile e suscettibile di modifiche. Proprio per questo abbiamo voluto organizzare l’incontro con Assostampa, per fare il punto e comprendere come migliorare la proposta e renderla realmente efficace”.
E della necessità di fare in modo che la proposta diventi quanto prima operativa, ha parlato il segretario provinciale di Assostampa, Daniele Lo Porto, che si è soffermato sull’importanza che si faccia presto per recuperare terreno perduto. “Questo disegno di legge è certamente un segnale di attenzione da parte della politica nei confronti del nostro settore – ha affermato Lo Porto. La legge arriva in ritardo rispetto alle altre regioni d’Italia – ha concluso – e bisogna fare in fretta, anche per garantire l’occupazione di migliaia di persone, di ottimo livello e, in questo momento, sottoutilizzate e retribuite meno del dovuto”.