AGRIGENTO – Dopo il giallo di Rigoli, risolto a favore del Catania con l’allenatore che guiderà il prossimo la squadra etnea, l’Akragas comincia nell’incertezza del nuovo mister la settimana che porterà all’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, rimasta in bilico fino alla fine, con un piano societario non ancora ben definito. Giavarini in questo momento ha infatti, con uno sforzo economico non indifferente, insieme a Silvio Alessi, portato la squadra all’iscrizione al campionato, in attesa dei soci di minoranza, alcuni dei quali sono alla ricerca di nuovi acquirenti a cui vendere le proprie quote. Solo dopo aver pianificato la nuova dirigenza, in cui si potrebbe passare da un consiglio d’amministrazione ad un amministratore unico, si comincerà a parlare della nuova squadra e del nuovo allenatore.
L’unica certezza al termine di giugno è che il budget per formare la squadra che affronterà la prossima stagione è molto ridotto: “Non ci saranno nomi altisonanti – ha spiegato Giavarini in conferenza stampa – faremo una squadra per arrivare ad una dignitosa salvezza”. Niente Madonia e Di Piazza quindi per la squadra sul futuro che punterà invece su “scommesse” per le quali è già al lavoro Peppino Tirri, deciso a restare insieme a Giavarini per un’altra intensa stagione, dopo aver subito anche numerose critiche da gruppi di tifosi, alcuni dei quali con uno striscione hanno anche chiesto le sue dimissioni.
Per la panchina il nome più gettonato in questi giorni, dopo l’incontro saltato con Rigoli, è quello di Ciccio Di Gaetano, allenatore della primavera del Trapani e secondo per tanti anni dell’allenatore rivelazione della Serie B, Roberto Boscaglia. Per quanto riguarda la formazione per la prossima stagione, che probabilmente si giocherà con i gironi divisi tra est e ovest, nessun nome è ancora stato fatto. L’intenzione è quella di partire dalla base solida dello scorso anno, confermando alcuni pilastri. Tra questi con molta probabilità non ci sarà Urban Zibert, giocatore che potrebbe seguire Pino Rigoli a Catania, dopo la grande stagione con l’Akragas.
