AGRIGENTO – Un cammino strepitoso è quello fatto dall’Akragas in questa stagione 2014/15 appena conclusa che ha visto trionfare il Gigante al secondo anno in serie D della gestione Alessi. Se lo scorso anno il testa a testa con il Savoia portò a trionfare i campani, quest’anno con lo stesso timoniere vincitore della scorsa stagione, l’Akragas è riuscita a vincere con due giornate d’anticipo un campionato iniziato con qualche scivolone di troppo, con una gestione Betta che è durata poco. Dopo l’esonero di Betta, arriva tra gli applausi il gigante Vincenzo Feola, che a testa bassa chiede solo un po’ di pazienza promettendo risultati importanti dopo qualche giornata. 3 pareggi consecutivi, dopo alcune vittorie, avevano portato qualche tifoso ad inveire contro il tecnico campano, che subì anche un atto increscioso, su cui non è stata fatta mai piena chiarezza sui mandanti: un incendio doloso infatti bruciò la Jeep del tecnico all’inizio di gennaio. Si pensò subito ad un abbandono del tecnico quando Alessi convocò una conferenza stampa con tutta la dirigenza e la squadra, subito dopo l’atto doloso che scosse la maggior parte dei tifosi. Il tecnico campano però non si perse d’animo e, pur deluso dal vile gesto, non abbandonò la nave Akragas, predicando ancora pazienza e rimanendo fermo nelle sue convinzioni tecniche e tattiche.
Arrivarono così le vittorie importanti, le sei vittorie consecutivi nei mesi cruciali e il tecnico riuscì ad imporre le proprie idee con quel gioco ultra offensivo che a volte veniva fermato da squadre anti calcio arroccate in difesa. Alla fine, però, ha avuto ragione lui: Vincenzo Feola, il tecnico che prese una squadra condannata a vincere, gestendo la pressione di una città affamata di calcio e di alcuni tifosi ancora legati al mai dimenticato Pino Rigoli, pronti a rievocarlo in ogni momento. Questa Akragas ha però scritto la storia e Vincenzo Feola si conferma l’uomo delle promozioni. Lo scorso anno il Savoia lo liquidò in fretta, quest’anno l’Akragas potrebbe riconfermarlo per la prossima stagione.