MESSINA- Approda al Cga il ricorso contro l’elezione del sindaco Renato Accorinti. Si apre oggi una nuova battaglia legale, dopo che il Tar aveva rigettato i ricorsi lo scorso gennaio, giudicandoli inammissibili. A depositare le istanze sono stati dei cittadini messinesi, fra l’altro anche candidati con le liste collegate a Felice Calabrò, sfidante di Accorinti, appoggiato da una coalizione di centro-sinistra. Se i ricorsi dovessero essere ammessi, con moltissima probabilità, si procederà alla cosiddetta verificazione delle schede. I ricorrenti lamentano infatti errori nella redazione dei verbali e quindi nel computo dei voti. I ricorsi si riferiscono al primo turno, quando il candidato sindaco Felice Calabrò, sfiorò l’elezione diretta per una manciata di voti. All’appello mancavano, infatti, circa quaranta preferenze.
Nelle scorse settimane, proprio a conferma dello stato confusionale in cui si svolsero le operazioni dello spoglio, il Tar di Catania ha messo in sella quattro consiglieri di Circoscrizone esclusi in un primo momento. Negli ambienti Pd c’è molta fiducia nel ricorso del Cga, dal momento che il rischio di un possibile ribaltamento del risultato elettorale è altissimo. Nessuna reazione da parte del sindaco Renato Accorinti, il quale starebbe anche valutando l’ipotesi di aprire la sua giunta ad una parte del Pd, in modo particolare all’area renziana che lo scorso anno sostenne la sua candidatura, anche se non in maniera ufficiale