PALERMO – Mentre la rottura tra Orlando e Italia Viva viene ufficialmente sancita, il centrodestra sceglie il basso profilo. Oggi i partiti si sono riuniti per fare il punto sulla crisi al comune di Palermo che ha portato al licenziamento dei due assessori renziani, Costumati e Piampiano, e alla perdita della maggioranza in Aula per il sindaco.
Sul tavolo c’è ancora l’ipotesi di una nuova mozione di sfiducia, su cui il centrodestra inizia a ragionare in attesa di indicazioni più precise dalla Regione, ma intanto l’opposizione affila le armi e prova a blindarsi. Nessuna apertura ai renziani almeno per il momento, anche per capire come muterà la situazione, ma sul tavolo ci sarebbero la richiesta a Orlando di farsi da parte e anche l’ipotesi di presentare mozioni di sfiducia a singoli assessori, in primis Giusto Catania e Maria Prestigiacomo, forse anche il vicesindaco Fabio Giambrone.
“Apprendiamo dalla stampa, non con stupore, delle dimissioni degli assessori di Italia Viva – dicono Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Udc – Riteniamo che l’esperienza Orlando possa definirsi ormai conclusa e che sia naufragato ogni progetto in cui avevano creduto inizialmente anche le forze politiche di centrosinistra che lo avevano sostenuto. Prendiamo atto del tardivo pentimento di Italia Viva che ha causato ingente danno alla città e che si sarebbe potuto evitare con il voto di sfiducia già presentato in Aula. Ribadiamo che il progetto politico del centrodestra continua a essere diametralmente opposto a quello di chi sino ad adesso ha sposato e sostenuto la folle politica orlandiana. Prenda atto il Sindaco che la città e’ in ginocchio, vive innumerevoli emergenze quali cimiteri, rifiuti, trasporti, infrastrutture, servizi essenziali inesistenti, scuole e che in Aula non vi e’ più una maggioranza per continuare la sua esperienza”.