Alcamo, tangenti per diventare poliziotto e vigile del fuoco - Live Sicilia

Alcamo, tangenti per diventare poliziotto e vigile: arresti NOMI

Blitz dei carabinieri. La Procura di Trapani: "Gravi indizi di colpevolezza"

PALERMO – Un giro di corruzione ai concorsi per diventare poliziotto e vigile del fuoco. Un sistema fatto di raccomandazioni e mazzette.

I carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani su richiesta della Procura della Repubblica.

Sono 14 le persone raggiunte dal provvedimento: 1 in carcere, 3 ai domiciliari e 10 sottoposti all’obbligo di dimora.

Gravi indizi di colpevolezza

Il gip ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. I pm trapanesi, guidati dal procuratore Gabriele Paci, contestano a vario titolo i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite.

I carabinieri del Comando provinciale, agli ordini del comandante Fabio Bottino, hanno bussato alla porta di chi gestiva il sistema ma anche di coloro che hanno vinto il concorso per indossare la divisa.

I nomi degli indagati

In carcere finisce Giuseppe Pipitone, 54 anni, di Alcamo. Agli arresti domiciliari l’alcamese Vincenzo Faraci, 47 anni; Filippo Alessandro Lupo, originario di Marettimo, 59 anni, e Francesco Renda, pure lui nato ad Alcamo, 26 anni.

Obbligo di dimora per Vittorio Costantini (Palermo), 53 anni, Roberto Di Gaetano (Alcamo), 21 anni, Mauro Parrino (Alcamo) 29 anni, Antonino Pirrone (Alcamo) 24 anni, Davide Castrogiovanni (Alcamo), 26 anni, Silvia Pisciotta (Erice), 31 anni, Giacomo Rizzotto (Salemi), 29 anni, Mattia Turin (Dolo) 26 anni, Andrea Doretto (San Donà di Piave), 31 anni, Alessio La Colla, (Alcamo), 28 anni.


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