NORVEGIA – Una gaffe da rimanere di stucco. Un giornalista di Eurosport Norvegia è caduto nel solito triste luogo comune, diffusissimo all’estero, per cui Palermo equivale a dire mafia. È accaduto oggi durante un’intervista ad Haitam Aleesami, terzino sinistro del Palermo e della nazionale norvegese, che la stessa società rosanero avrebbe autorizzato. Aleesami ha parlato della sua prima esperienza in Italia con la maglia del Palermo, utilizzando parole estremamente positive per tifosi, storia e città, ma il giornalista per non ripetere il termine ‘Palermo’ non ha saputo trovare di meglio di ‘città della mafia’.
Purtroppo, sono ancora in tanti a vederci così. La mafia, disgraziatamente, è entrata a far parte della storia di Palermo e della Sicilia macchiando i loro nomi con la sua efferata violenza, e così molti ancora oggi ignorano le innumerevoli meraviglie che la nostra terra offre per le quali scrittori come Goethe rimasero perdutamente innamorati. Sebbene la lotta alla mafia in Italia e soprattutto in Sicilia abbia fatto passi da gigante, nonostante fino a due settimane fa la città di Palermo è stata capitale del mondo, urlando con orgoglio i nomi di Falcone e Borsellino insieme a migliaia di gente arrivata da più parti del globo e, ancora, seppur Palermo sia stata scelta come Capitale della Cultura 2018, è più difficile spezzare un pregiudizio che un atomo (Albert Einstein).
Fanno molto piacere, invece, le parole di Aleesami nei confronti di Palermo: “Palermo, oltre a essere una bellissima città, è una grande piazza con una fantastica tradizione alle spalle. Può contare su un grosso bacino di tifosi e può giocarsi le sue chance di tornare in A: quindi io la B la prendo solo come una fase di passaggio. I cinque cambi di allenatore? Ero preparato a questo – ammette Aleesami –. A Palermo funziona così, e in generale in Serie A. Se i risultati non arrivano, si cambia l’allenatore. Ma la responsabilità della retrocessione del Palermo dobbiamo assumercela anche noi calciatori”.
Il terzino, impegnato con la Norvegia di Lars Lagerback con la quale affronterà il 10 giugno la Repubblica Ceca nel match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2018 ed il 13 giugno la Svezia in una gara amichevole, ha anche parlato del proprio futuro: “Beh, quasi tutti noi calciatori abbiamo lunghi contratti, di due o tre anni ancora. Il mio segna scadenza 2019. Staremo a vedere cosa accadrà. Noi calciatori non abbiamo ricevuto nessuno segnale dalla società sul nostro futuro. E dicendo questo intendo anche il fatto di sapere su chi vuole puntare il club per la prossima stagione e su chi no. Devo essere sincero e onesto – conclude Aleesami –, ad oggi nessun segnale. E non ho parlato nemmeno con il mio agente per capire cosa fare”.