CATANIA. “Intervenga il Prefetto per individuare soluzioni accettabili a favore di decine di lavoratori ex Aligrup già in servizio nei punti vendita che sono stati, intanto, riconsegnati dalla società in concordato preventivo ai rispettivi proprietari”. L’appello viene lanciato dal segretario provinciale della UilTucs Giovanni Casa in una lettera inviata, oltre che al prefetto Francesca Cannizzo, al responsabile della Task Force Lavoro della Provincia, Salvatore Leotta.
Questo, comunque, il testo integrale della nota firmata da Giovanni Casa: “La Federazione sindacale della UILTuCs di Catania, in riferimento alla complessa e difficile vertenza che coinvolge nella nostra provincia più di mille lavoratori dell’azienda Aligrup Spa in concordato preventivo, ritiene necessario il coinvolgimento di S.E. il Prefetto di Catania e del Coordinatore della Task Force Lavoro della Provincia di Catania al fine di individuare possibili percorsi che possano condurre a soluzioni accettabili per quanto riguarda il destino occupazione di decine di lavoratori dei punti vendita i cui locali sono già stati riconsegnati da Aligrup Spa in concordato preventivo alle rispettive proprietà immobiliari, in seguito a sfratti divenuti esecutivi e per i quali quindi le organizzazioni sindacali sono di fatto nella impossibilità di applicare, nell’ambito di specifici accordi sindacali, le norme e gli strumenti sin qui utilizzate al fine di assicurare il transito dei dipendenti negli organici del nuovo soggetto imprenditoriale. Di fatto il rischio concreto è quello di assistere alla riapertura di tali strutture, tra le quali ricordiamo l’Iperspar di Centro Sicilia nel Comune di Misterbianco, con personale nuovo, magari assunto utilizzando a piene mani gli sgravi fiscali e contributivi previsti dalle norme vigenti, a discapito dei lavoratori già dipendenti di Aligrup Spa che rimarrebbero definitivamente fuori da ogni ipotesi di ricollocazione. Richiediamo con estrema urgenza la convocazione di un tavolo al fine di analizzare compiutamente la situazione relativa a tali punti vendita e definire congiuntamente tutte le azioni di “moral suasion” che sarà possibile compiere nei confronti delle varie proprietà immobiliari, dei sindaci dei Comuni interessati e degli Enti preposti al rilascio o al rinnovo di qualsivoglia autorizzazione necessaria per l’avvio o la ripresa dell’attività commerciale”.