Aligrup, lavoratori esasperati: |“I nostri figli hanno fame” - Live Sicilia

Aligrup, lavoratori esasperati: |“I nostri figli hanno fame”

Continua il presidio in Piazza Verga. I lavoratori chiedono a gran voce un incontro con il nuovo liquidatore. Il Ministero dello Sviluppo Economico si dice disponibile ad aprire un tavolo tecnico sulla vertenza e il governo regionale a fare da garante con eventuali compratori.

PROTESTA AL TRIBUNALE
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Il Cartello

CATANIA – “Aiuto. I nostri figli hanno fame” recita un cartello legato ad un carrello della spesa rigorosamente vuoto. Vuoto come gli scaffali di tanti punti vendita Despar, vuoto come le tasche dei lavoratori che non percepiscono gli stipendi arretrati e che rischiano il posto. La protesta dei dipendenti Aligrup, come promesso, va avanti ad oltranza. A Piazza Verga stamattina si respira un’aria tesa. Se da un lato le rassicurazioni ottenute ieri dagli assessori regionali Vancheri e Cartabellotta accendono una piccola speranza, dall’altro il malumore nei confronti del nuovo liquidatore è palpabile. I lavoratori vogliono un incontro. Lo dicono senza mezzi termini.

“La situazione è critica. Oggi dovevamo percepire una tranche del mese di Novembre, parliamo del 25% dello stipendio, qualcosa come duecento euro, trecento al massimo. Siamo ignari della situazione legata alla cassa integrazione. Non sappiamo se e quando arriverà”. E ancora: “Vogliamo un incontro con il liquidatore che non riceve né noi né le sigle sindacali”. Il plauso è unanime, tutti annuiscono. Poi un dipendente, attualmente in cassa integrazione a zero ore, rincara la dose. “Quello che chiediamo a gran voce è il posto di lavoro. Quando finiranno gli ammortizzatori sociali cosa farà chi come me ha cinquant’anni”. Un altro dipendente ci tiene a sottolineare che sono tanti i colleghi che ogni giorno continuano a recarsi sul posto di lavoro ma “non hanno neanche un euro per fare benzina” e provocatoriamente aggiunge “vorrei sapere se anche il liquidatore lavora gratuitamente”.

Insomma, la situazione è decisamente delicata. In compenso si possono considerare positivi i riscontri ottenuti a livello nazionale e regionale. La Cisal terziario ha reso noto che il Ministero dello Sviluppo economico, nella figura di Manuele Gatta, si è messo in contatto con loro per ottenere una documentazione dettagliata della vertenza al fine di aprire un tavolo tecnico. Una richiesta, questa, che la Cisal aveva avanzato nelle scorse settimane al dicastero romano. Positivo anche il riscontro ottenuto sul fronte regionale. Una delegazione aveva incontrato nella giornata di ieri gli assessori Vancheri e Cartabellotta che si erano impegnati a seguire la vicenda interponendo la Regione come organo istituzionale a garanzia di eventuali grosse aziende interessate all’acquisto del gruppo. L’obiettivo sarebbe quello di coinvolgere nuovamente grandi realtà imprenditoriali che avevano già dimostrato un interesse ma che in seguito avevano abbandonato le trattative in assenza di garanzie.

 

 

 


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