CALTANISSETTA – “Sono veramente entusiasta. Ho scelto io di venire in questa sede. Caltanissetta era l’unica domanda che avevo presentato ed è stata accolta all’unanimità dal Csm. Inizio con grande entusiasmo”. Sono queste le prime parole di Salvatore De Luca, che si è insediato quale nuovo procuratore di Caltanissetta, nell’ambito di una cerimonia che si è svolta dinanzi al Tribunale, presieduto dal giudice Daniele Marraffa.
Già procuratore aggiunto di Palermo, succede al procuratore Amedeo Bertone, andato in pensione a settembre del 2020, ma tecnicamente riceve il timone dell’ufficio dal procuratore aggiunto Santi Roberto Condorelli, che a sua volta aveva ereditato il ruolo di facente funzioni da Gabriele Paci, di recente nominato procuratore a Trapani. Alla cerimonia è intervenuto per primo il procuratore generale Lia Sava, che ha ricordato il curriculum del neo procuratore – giudice a Vigevano, ad Agrigento, poi sostituto procuratore a Caltanissetta, procuratore a Barcellona Pozzo di Gotto e di recente, a Palermo nel ruolo di procuratore aggiunto –, ringraziato i magistrati che hanno retto l’ufficio e ha concluso incoraggiando il nuovo capo dell’ufficio, citando Guerre Stellari: “La forza sia con te”.
Il presidente della Corte d’Appello: “L’obiettivo comune è la ricerca della verità”
Il presidente della Corte d’appello Maria Grazia Vagliasindi, nel dare il benvenuto a De Luca, ha ribadito l’impegno per la collaborazione sinergica tra gli uffici nella distinzione dei ruoli – e ricordando l’importanza cruciale dell’avvocatura – per quello che ha definito il “grande obiettivo” della magistratura: “L’obiettivo esistenziale della coscienza del giudice è la ricerca della verità a tutti i costi, con un impegno irrinunciabile, autonomo, indipendente, tecnicamente brillante. È un momento molto difficile per la giurisdizione e anche per la giustizia requirente, alla quale si chiede uno sforzo peculiare: creare una piattaforma probatoria già all’inizio, capace di resistere nei successivi corsi del giudizio. Una base cognitiva che sia già una base idonea a legittimare l’accusa”. Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Caltanissetta Pierluigi Zoda ha portato il saluto anche dell’Ordine di Enna. Presenti tutti i capi delle procure del distretto, il procuratore di Enna Massimo Palmeri e il procuratore di Gela Ferdinando Asaro, i vertici delle forze dell’ordine e le autorità civili.
De Luca: “Sulle stragi ho un’idea generale”
“Senz’altro l’ufficio di Caltanissetta si caratterizza per l’estrema delicatezza di alcuni processi e procedimenti che devono avere la massima priorità”, ha proseguito il procuratore, che poi a una domanda specifica sulle attività relative alle stragi del ’92 ha risposto così: “Non voglio parlare specificamente di indagini particolarmente delicate, per ora ho un’idea generale che mi sono fatto quale procuratore aggiunto di Palermo, perché contatti ci sono inevitabilmente tra gli uffici su tantissime materie. Approfondirò. Inizierò subito un giro di consultazione con tutti i magistrati dell’ufficio per farmi un’idea più approfondita di tutte le indagini più delicate che abbiamo attualmente in corso, senza eccezione alcuna”. Durante il suo intervento, infine, ha aggiunto che “la specificità dell’ufficio di Caltanissetta, che comporta la trattazione di procedimenti delicatissimi di natura eterogenea, necessiti, ancor di più di quello che è necessario nell’attività giudiziaria in genere, di grandissimo equilibrio ma di altrettanta determinazione. Equilibrio che non deve essere mai pavidità, ma deve essere un’attenta valutazione di tutto ciò che emerge e prudenza”.