CATANIA. L’incontro fiume di giovedì scorso in Prefettura non ha ancora prodotto alcun risultato. L’avere visto revocare il blocco della raccolta alla Simco è infatti solo un aspetto della vicenda. Il resto della storia è restato, invece, in alto mare. E così il Consorzio è nuovamente sul piede di guerra e nelle prossime ore non sono esclusi altri colpi di scena. La questione è semplice: i 900 mila euro promessi dalla Provincia non sono ancora arrivati nelle casse della Simco e adesso dal Consorzio non si più disposti ad aspettare. La condizione iniziale per far partire nuovamente il servizio di raccolta è stata, infatti, disattesa. “In pratica – ci dice il presidente della Simco, Concetta Italia – siamo stati gli unici a rispettare i patti. Abbiamo ripreso regolarmente il servizio ma non abbiamo visto un centesimo e questo ci ha messo in seria difficoltà nei confronti dei nostri creditori. Dove sta l’inghippo? Personalmente, non lo so. Il patto era che la Provincia avrebbe girato i soldi all’Ato che a sua volta li avrebbe versati nelle nostre casse. Ma, sinora, assolutamente niente”.
E, adesso, il problema si ripropone: cosa può accadere? Anche alla luce del fatto che dai rispettivi consigli comunali non è giunta alcuna delibera di Piano di rientro così come era stato concordato sempre nel famoso vertice in Prefettura: “Proprio così – conferma il presidente di Simco-. Non mi va di fare la prepotente: ma saremo, evidentemente, costretti ad interrompere nuovamente il servizio”.