“Eravamo lì, quando l’11 settembre attaccarono le Torri Gemelle, con la nostra voce a tranquillizzare le persone che chiamavano Alitalia per sapere dei loro voli. Lì quando il vulcano islandese decise di risvegliarsi e riproteggemmo i passeggeri da tutto il mondo. E lì quando fallì in estate Wind Jet a fare rientrare la gente dalle vacanze. Eravamo lì per i vostri momenti belli e quelli brutti ad accompagnarvi, siamo lì quando dovete far partire i vostri minori non accompagnati o i vostri amici pelosi. Siamo lì da quando è iniziata la pandemia a sostenervi e programmare i vostri viaggi. Noi Almaviva Call Center ci siamo sempre stati 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7 compresi i festivi. Mentre voi stappate la bottiglia noi, rispondiamo: ‘Alitalia buongiorno in cosa posso esserle utile’. E anche se non sarà più Alitalia, ma sarà Ita noi ci vogliamo essere con la stessa dedizione, gentilezza e professionalità che ci accompagna”.
È il messaggio che raccoglie il pensiero dei lavoratori e delle lavoratrici e si è diffuso subito, anche sul social, come un tam tam. Il post condiviso su Facebook racconta alcuni dei fatti clamorosi successi nel mondo e gestiti dai dipendenti palermitani che lavorano nella sede di via Cordova a Palermo da oltre venti anni. Sono 621 persone e rappresentano il fiore all’occhiello del servizio Alitalia. Un servizio non semplice e di grande responsabilità perché sono gestiti voli di piacere ma spesso anche viaggi di salute. Si gestiscono prenotazioni abbastanza delicate come quella dei minori non accompagnati e il trasporto dei cani in aerei con stive adatte al viaggio dell’animale. Un servizio che prima di partire, anni fa, ha richiesto mesi di formazione. Eppure per i professionisti del servizio Alitalia sembra tornare lo spettro del posto di lavoro a rischio.
La compagnia di bandiera Alitalia il 15 ottobre sarà sostituta da Italia Trasporto Aereo, che ha avviato la partenza di una gara per la gestione del proprio servizio di assistenza clienti. L’attuale servizio è gestito dal call center di Almaviva Contact con 621 persone a tempo indeterminato, dei quali 570 opera nella sede di Palermo, che sembrerebbe rischiare di perdere la commessa. Le segreterie dei sindacati territoriali Cgil Cisl Uil, Slc, Fistel e Uilcom hanno richiesto al Prefetto di Palermo la convocazione di un tavolo istituzionale per il 6 agosto al fine di predisporre tutte le iniziative a tutela dei lavoratori. In concomitanza si svolgerà un sit-in dei lavoratori. Si prevedono giorni di forte tensione.
Per richiedere la revoca della gara bandita da Ita, è stato indetto uno sciopero delle attività del servizio di assistenza clienti, a partire dal 5 fino al 9 agosto. Uno dei problemi, secondo i sindacati è che “la gara è totalmente improntata al massimo ribasso, non rispetta la legge sulle clausole sociali per la continuità occupazionale nei call center e nel bando non si esclude nemmeno la possibilità di delocalizzare in parte o tutta la commessa”. I segretari generali delle sigle sindacali scrivono ai Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando per chiedere delucidazioni rispetto alle indiscrezioni che sono trapelate in questi giorni.
“Siamo sempre alle solite – commenta Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil – assenza di regole o peggio, il fregarsene di quelle già esistenti. Il problema, non banale, che tutto ricade sulle spalle delle persone, le l