Almaviva, impegno del ministero | Passo avanti nella vertenza - Live Sicilia

Almaviva, impegno del ministero | Passo avanti nella vertenza

Al tavolo tecnico che si è svolto al Ministero per lo Sviluppo economico, infatti, il vice ministro Claudio De Vincenti si è presentato con delle proposte. Soddisfatti i sindacati

Incontro al Mise
di
2 min di lettura

PALERMO – “Il mercato dei call center non cambia e allora anche noi delocalizziamo l’outbound”. Il presidente di Almaviva, Marco Tripi, ieri al Mise si è presentato con questa proposta/provocazione, dopo l’annuncio della possibilità di mettere in esubero quasi tremila operatori dei call center di Palermo a partire da gennaio 2015.

“Soltanto una provocazione”, spiega il segretario nazionale della Uilcom, Salvo Ugliarolo. Al tavolo tecnico che si è svolto al Ministero per lo Sviluppo economico, infatti, il vice ministro Claudio De Vincenti si è presentato con delle soluzioni chiare ad alcuni dei problemi più gravi del settore.

Innanzitutto, per quanto riguarda le delocalizzazioni e il rispetto dell’articolo 24-bis, che prevede che l’utente che chiama un call center sia informato se la chiamata è gestita o meno da un operatore straniero per poter eventualmente scegliere di parlare con uno italiano, il Ministero ha annunciato controlli a tappeto già a partire da gennaio 2015.

“Un risultato importante nel settore dei call center – prosegue Ugliarolo – soprattutto se si considera che il vice ministro ha anche manifestato la loro disponibilità a mettere subito in cantiere una legge per cui l’eventuale violazione all’estero della privacy dei clienti italiani sarà punita con sanzioni molto onerose per gli operatori telco”.

Sul versante delle gare al massimo ribasso, invece, il Mise si è impegnato a imporre almeno alla Pubblica amministrazione – e probabilmente anche alle aziende private che usufruiscano di commesse pubbliche – di rispettare nei bandi i minimi contrattuali del costo del lavoro degli operatori dei call center in Italia.

“Un atteggiamento finalmente propositivo da parte del governo nazionale – conclude Ugliarolo – che siamo certi riproporrà giorno 19 dicembre al tavolo nazionale sui call center perché si tratta di provvedimenti che mirano a regolamentare un settore che è in crisi proprio per l’assenza di regole”.

“Mi auguro che sia la P.A. sia le Concessionarie di servizi operanti in Italia – ha dichiarato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari – tengano nella dovuta considerazione, pur nell’osservanza dei parametri competitivi, la necessità del rispetto della preservazione del lavoro, svolto nell’ambito delle regole previste dalla normativa italiana di settore, senza intraprendere facili scorciatoie di delocalizzazione “.

Per quanto riguarda gli esuberi di Almaviva a Palermo, invece, il problema riguarda la volontà di Wind di rimettere in gara alcune commesse attualmente gestite dai call center di via Cordova e via Marcellini. Della vicenda si discuterà venerdì pomeriggio nel corso di un incontro a Roma, nella sede di Confindustria, ma i sindacati hanno già annunciato battaglia e sono pronti ad arrivare direttamente dall’amministratore delegato di Wind per non permettergli di mettere a rischio il posto di migliaia di siciliani.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI