Rita Borsellino ha presentato ricorso contestando l’elezione di Fabrizio Ferrandelli, proclamato vincitore dal Comitato elettorale per le primarie del centrosinistra a Palermo. E’ l’ultimo capitolo di una giornata infuocata in casa del centrosinistra.
Uno stillicidio di notizie ha gettato un’ombra pesante sulle primarie di domenica. Dall’indagine della Procura su una sostenitrice di Ferrandelli all’eco della vicenda che ha coinvolto Davide Faraone, fino alla visita dei carabinieri alla sede del Pd in via Bentivegna, si è registrata una drammatica escalation, che potrebbe portare all’annullamento della consultazione.
Il ricorso, presentato dalla Borsellino nel tardo pomeriggio, sarà esaminato sabato prossimo dalla commissione di garanzia per le primarie, presieduta dall’ex pm Peppino Di Lello. Della commissione fanno parte anche Antonio Scaglione e il professore Giuseppe Verde. Secondo il regolamento, il ricorso può essere presentato da uno dei candidati entro le 48 ore dalla proclamazione ufficiale del vincitore, avvenuta ieri mattina. Rita Borsellino, sostenuta dal segretario del Pd Bersani e dai partiti del centrosinistra, è giunta seconda, con appena 151 voti in meno di Ferrandelli, appoggiato da pezzi del Pd e di Idv e da un cartello di 39 movimenti.
“Ci siamo insediati appena ieri – dice il presidente dei garanti, Giuseppe Di Lello – cominceremo a lavorare solo sabato mattina e vedremo le carte. Ma di certo non finiremo in un giorno”.
Intanto Sel chiede la convocazione del tavolo del centrosinistra per “una seria riflessione sui meccanismi di produzione del consenso nella nostra città” e per aprire “una nuova questione morale che coinvolge anche alcuni settori del centrosinistra”, come scrivono in un comunicato Erasmo Palazzotto e Sergio Lima, rispettivamente coordinatore regionale e provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
L’Idv, da parte sua, tira il freno a mano sul sostegno a Ferrandelli: “Italia dei Valori prenderà una decisione in merito alle elezioni di Palermo, in accordo con la struttura territoriale del partito, soltanto dopo le determinazioni finali dei garanti delle primarie, anche alla luce delle iniziative di queste ora della magistratura palermitana, che sembrano suffragare i gravi timori di inquinamento etico e politico fino a qui denunciati. Per questa ragione è totalmente destituita di fondamento l’ipotesi che Italia dei Valori abbia deciso un sostegno a Ferrandelli”. Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo IdV di Senato e Camera, Felice Belisario e Massimo Donadi e il portavoce nazionale Leoluca Orlando.
Nel dibattito interviene anche Rifondazione comunista, che chiede l’annullamento delle primarie. “Nell’augurare un proficuo lavoro alla magistratura, in queste condizioni l’unica cosa seria e che auspico è l’annullamento delle primarie, così come avvenne in condizioni analoghe a Napoli”, ha detto Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.