PALERMO – Cinque giorni di pioggia, due mesi di ritardo. I lavori per l’anello ferroviario nell’arteria che collega piazza Castelnuovo alla zona del porto avrebbero dovuto chiudersi a fine febbraio, dopo diversi ritardi e sei proroghe, ma due giorni fa la Tecnis ha chiesto una proroga per il maltempo degli ultimi giorni. Il cantiere rimarrà aperto per almeno un altro mese.
Le prospettive all’inizio di febbraio erano ottimistiche: i lavori in via Amari stavano procedendo, al punto che era stato possibile liberare trenta metri dell’area 4, ormai da quasi tre anni chiusa per lo scavo di una galleria. L’ordinanza del Comune d’altronde non lasciava spazio a dubbi, aprendosi con i termini “Ultima proroga” e concedendo l’utilizzo dell’area a Tecnis, la ditta che esegue i lavori, fino al 28 febbraio. Alla scadenza del termine, però, l’azienda ha chiesto una proroga di uno – due mesi, attribuendo alle piogge degli ultimi giorni il ritardo sulla tabella di marcia.
Lo scavo di via Amari infatti è ancora aperto, come denunciano le foto pubblicate dall’associazione Amari cantieri che riunisce commercianti e residenti della zona. L’associazione denuncia non solo la lentezza dei lavori, ancora lontani dalla stesa di asfalto che consentirebbe di riaprire la via, ma anche un allargamento dell’area di cantiere, che negli ultimi giorni sarebbe stata di nuovo estesa a un tratto liberato il mese scorso.
Il cantiere dunque va avanti. L’orientamento del Comune è di aderire alla richiesta del direttore dei lavori e concedere l’area per uno o due mesi, con l’ordinanza di proroga, la settima dall’apertura del cantiere, che verrà firmata e pubblicata domani sul sito del Comune. È un altro capitolo, l’ennesimo, dell’anello ferroviario di Palermo.