Anello ferroviario, i commercianti| "Affari crollati, così chiuderemo" - Live Sicilia

Anello ferroviario, i commercianti| “Affari crollati, così chiuderemo”

I cantieri in via Sicilia

I negozianti di viale Lazio e via Sicilia in rivolta per la chiusura delle strade e l'avvio del maxi cantiere dell'anello ferroviario. Chiedono aiuto al Comune: "Non resisteremo fino al 2017". Intanto alcune saracinesche sono già state abbassate. Oggi un sit-in.

PALERMO, viale lazio
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5 min di lettura

PALERMO – “Ho resistito per 35 anni, ma adesso rischio di dover chiudere il mio negozio: non so se resisterò fino al 2017”. E’ scoraggiato Onofrio Caminita, 62 anni, titolare di una macelleria in via Sicilia. Davanti al suo negozio la strada è sventrata dalle ruspe per i cantieri dell’anello ferroviario: lavori che andranno avanti per un paio d’anni, ma che rischiano anche di mettere in ginocchio l’economia della zona.

Oltre a via Sicilia, è stato chiuso anche un tratto di viale Lazio e poi sarà la volta di un restringimento in viale Campania: alberi abbattuti, tanta polvere ma soprattutto l’impossibilità per clienti e fornitori di raggiungere i punti vendita. “Il problema è che i camion non possono portarci la merce, i clienti non arrivano – dice Caminita – abbiamo incontrato il Comune, che però ci ha già detto che non saranno possibili agevolazioni fiscali o indennizzi per mancanza di risorse. Con la legge Fornero non possono nemmeno andare in pensione, ma intanto devo continuare a pagare le spese”.

Accanto alla macelleria c’è un panificio, “Il fornaio”, aperto da appena sei mesi: “Ho investito 20 mila euro – dice il titolare Francesco Bonafede – non sapevo che ci sarebbero stati questi lavori. Il camion che mi porta la farina non può neanche passare, quando l’ho detto al Comune non ci volevano credere ma i vigili hanno messo tutto nero su bianco. Non potrò assumere il ragazzo di cui avevo bisogno e quando scaveranno si solleverà tanta di quella polvere che non saprò come fare. La merce resta tutta invenduta”.

La via Sicilia è un cantiere a cielo aperto, con ruspe e operai all’opera. All’angolo con viale Lazio ha chiuso, per il momento, “Skk”, ristorante che sulla sua vetrina ha affisso un cartello: “A causa dei lavori della metropolitana, il locale resterà chiuso fino a data da destinarsi”, con tanto di numero per il domicilio. Dall’altro lato c’è un fioraio, anche lui chiuso e con un cartello appeso che riporta il numero di telefono. “Ho chiuso per i cantieri – dice Salvo, il titolare – proverò a spostarmi”. Commercianti e residenti hanno anche organizzato un sit-in per sabato alle 9.30, chiedendo aiuto per anziani, disabili, commercianti, ma anche una compensazione del verde (70 alberi sono stati tagliati) e maggiore attenzione per la sicurezza.

I cantieri

“I residenti di questo condominio non sono toccati dalle transenne – dice Luigi Bonomo, portiere di uno stabile in viale Lazio – ma in estate, di sera, qui non passerà più nessuno e sarà un pericolo per la sicurezza”. “Palermo per troppi anni non ha avviato cantieri e oggi ci troviamo a doverli gestire insieme – dice il presidente della commissione Attività produttive Paolo Caracausi – ma l’amministrazione comunale è sorda alle richieste dei commercianti che rischiano di chiudere i battenti”.

“Non sono state per nulla definite le procedure propedeutiche alla delimitazione del cantiere e l’elenco delle anomalie riscontrate a carico del Comune e della ditta esecutrice è davvero lungo, anche per questo motivo ho convocato una seduta per mercoledì prossimo al fine di individuare possibili accorgimenti”, afferma il presidente dell’Ottava circoscrizione Marco Frasca Polara. “A distanza di una settimana, e nonostante diverse sollecitazioni, sono ancora presenti dentro il cantiere pali abbattuti, segnali stradali e cestini gettacarte, per non parlare di una motocicletta targata che nessuno intende rimuovere. Se non era per le segnalazioni alla Rap – continua Frasca Polara – sarebbero ancora rimaste le campane per la raccolta differenziata e per gli indumenti usati vicino agli scavi. Per non parlare dei segnali stradali di preavviso: la Tecnis, in spregio a qualsiasi norma, ha avuto il cattivo gusto di affiggere gli avvisi sul tronco degli alberi che poi sono stati prontamente recisi. Dalla sicurezza dei pedoni fino alle modalità di conferimento dei rifiuti differenziati, passando per la scarsa illuminazione, sono diverse ancora le problematiche irrisolte che necessitano una risposta da parte dell’Amministrazione”.

“Lunedì pomeriggio alle 16 incontreremo i commercianti al Noviziato dei Crociferi – dice l’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano – così da spiegare le fasi di attuazione del cantiere e le garanzie di sicurezza, così da renderli consapevoli delle criticità che dovranno fronteggiare e di quali saranno i risvolti di queste opere. Abbiamo già incontrato i commercianti mercoledì scorso”.

Il fioraio in viale Lazio

LE REAZIONI
Italia dei Valori ha partecipato questa mattina al sit-in indetto dai commercianti e dai residenti di viale Lazio e via Sicilia in seguito all’avvio dei lavori per l’anello ferroviario. “Abbiamo voluto dire ancora una volta no alla macelleria verde che si sta perpetrando in questa zona – dice il capogruppo di Idv a Palazzo delle Aquile Filippo Occhipinti – che si aggiunge a quella già consumata in diverse zone della città in cui sono stati fatti o sono in corso i lavori. Si doveva e si può fare di più, il Comune si attivi e chieda con forza la compensazione dovuta per legge da parte delle aziende che effettuano i lavori, compensazione che a quanto pare, e sarebbe gravissimo, non è stata prevista. Serve un grande piano per rendere di nuovo fruibile il verde a Palermo”. “Chiediamo inoltre misure per mitigare i disagi dei residenti – continua Occhipinti – dal ripristino immediato, e non tra venti giorni, del posteggio riservato a una residente in carrozzina, al passaggio previsto per pedoni e disabili nella proprietà privata di un condominio di viale Lazio, che a tutt’oggi sta concedendo l’area condominiale spontaneamente, fino allo spegnimento della pubblica illuminazione con tutti i problemi di sicurezza che ne derivano. I commercianti inoltre sono in grande sofferenza. Non è possibile che il Comune non avesse previsto l’impatto che questi lavori, programmati da tempo, avrebbero avuto sulla città. Esentiamo commercianti e residenti dalle tasse locali, chiedendo fondi straordinari alla Regione o allo Stato”.


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