CATANIA – A San Nullo torna l’incubo ripetitori. A pochi mesi dall’installazione, nettamente contrastata dai cittadini e dalla municipalità, di una mega antenna per telefonia mobile, il quartiere si ritrova di nuovo a fare i conti con la problematica. E se a maggio era toccata all’area adiacente la rotatoria sita alle spalle del PalaGalermo, stavolta la location “prescelta” interessa una zona ancora più centrale.
“Si tratta – commenta a Live Sicilia Catania Sebastiano Anastasi, presidente della VI Municipalità – dell’ennesima e assurda installazione. L’area in cui verrà piazzata l’antenna dista solo poche decine di metri dalle abitazioni. Stiamo parlando precisamente di via San Nullo, all’altezza del civico 59/A, un punto che farebbe atterrire anche lo scienziato più fervente sulle teorie della non diretta nocività delle onde elettromagnetiche prodotte dai ripetitori”.
E in effetti, ancora oggi, non esistono veri e propri studi atti a confermare la relazione tra i campi elettromagnetici generati dalle stazioni radio e l’insorgere dei tumori nella popolazione. Quel che rimane certo, però, è che San Nullo si prepara a venire presto ribattezzato dai cittadini il quartiere “megaripetitore”.
“Nella mia circoscrizione – spiega Anastasi – di antenne accertate, se ne contano già 28 e se aggiungiamo pure le ultime installazioni arriviamo a quota 30. Cifre esorbitanti se teniamo presente che, città come Bari, ne possiedono di ugual numero ma solo nel complessivo. Per tali motivi – conclude il presidente della VI Municipalità – abbiamo indetto per domani un sit-in di protesta, in collaborazione con numerosi cittadini legittimamente allarmati, per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’amministrazione su questo scempio”.
Una richiesta di aiuto che sembra essere stata già accolta da Carmencita Santagati, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Catania, Carmencita Santagati.
“Ho indetto per la prossima settimana – spiega a Live Sicilia Catania – una conferenza di servizi con l’Arpa e l’avvocatura comunale per vedere se è possibile ancora intervenire sul caso, tenendo presente che la richiesta di installazione aveva già ricevuto il parere favorevole dell’agenzia regionale protezione ambiente mesi addietro. Per il futuro – conclude l’assessore – sarà effetuato un catasto degli impianti presenti nel territorio e organizzeremo un comitato con gli organi preposti atto a controllare le installazioni, che rimangono comunque nel pieno rispetto delle normative vigenti”.