MESSINA – “Già ieri sono tornato subito qui al Parco al lavoro per dare un segnale forte. Non mi fermo, vado avanti più deciso di prima per contrastare gli interessi della mafia”. Lo dice il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci che oggi pomeriggio ha in programma la visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano nella sede dell’ente. “Tutti i dipendenti del Parco, i sindaci e tutta la comunità si sono stretti a me e mi hanno dimostrato la loro vicinanza. Ora siamo più uniti e più forti di prima e la risposta dello Stato sarà determinata e implacabile”. “Ripensando a mente fredda a quanto successo – prosegue – ho capito che l’attentato nei miei confronti con quelle modalità poteva essere stato ideato solo dai vertici della mafia. Io sono salvo solo grazie agli uomini della scorta e al dirigente Manganaro, che hanno risposto al fuoco. Sono stati attimi terribili. Ho parlato con il capo della Polizia Gabrielli rappresentandogli tutta la mia gratitudine e sottolineando che devo tutto alla polizia. Sono convinto che quello dei mafiosi sia stato un grave errore lo Stato ora sarà più incisivo nei loro confronti”. “Mi ha chiamato – continua – anche il presidente del Consiglio Renzi che mi ha detto che sarà con me per combattere questa battaglia contro la criminalità. Noi siamo sicuri che lo Stato non ci abbandonerà. Domani parteciperò anche alla manifestazione antiracket e sarò a Palermo per ricordare Falcone e poi a Sant’Agata Militello alla manifestazione organizzata per darmi solidarietà”.
Il presidente del Parco dei Nebrodi: "Tutti si sono stretti a me".
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