MODICA (RAGUSA) – La parente di un pensionato di 80 anni, ricoverato nella divisione di Chirurgia dell’ospedale di Modica (Ragusa) denuncia ironicamente “l’avvio di un modello assistenziale innovativo, che cerca di integrare l’assistenza domiciliare con quella ospedaliera”. Catena Mattioli ha postato sul profilo Facebook dell’associazione Cives la sua disavventura: “Ho visto con i miei occhi – denuncia la donna – un carrello con il materiale necessario posizionato nel corridoio, dal quale ogni familiare si fornisce liberamente di guanti, garze, traverse, lenzuola e provvede all’igiene del congiunto ammalato: dal cambio del pannolone al cambio delle lenzuola e – se apprende con facilità o ha un minimo di esperienza – anche al cambio posturale o al cambio sacchetto urine”. “Credo che ogni ricoverato – aggiunge la donna – abbia il diritto di essere assistito da infermieri e medici premurosi e disponibili; assistito e curato senza vedere calpestata la propria dignità, senza essere lasciato sporco e maleodorante in un letto per giorni, se non sono i familiari a provvedere”.
Anziano ricoverato a Modica | assistito in ospedale dai parenti
La parente di un 80enne, ricoverato nella divisione di Chirurgia dell'ospedale di Modica denuncia ironicamente "l'avvio di un modello assistenziale innovativo, che cerca di integrare l'assistenza domiciliare con quella ospedaliera. Qui la pulizia del malato è a cura dei congiunti".
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