CATANIA – Ospedale San Marco: l’appello del sindacato.“In più occasioni la Cgil di Catania ha ribadito che, nell’ambito dell’apertura di nuovi pronto soccorso in città, non potrà essere chiuso il pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele se prima non sarà attivato il pronto soccorso del San Marco”, si legge in una nota stampa. “E non certo in versione depotenziata e isolata, ma con tutte le energie lavorative necessarie al pronto intervento. Lo svuotamento dell’area Vittorio Emanuele, inoltre, avvierebbe possibilità di rinnovamento per il centro storico”, scrivono i sindacalisti.
Per Cgil, Fp Cgil e Fillea Cgil di Catania, dunque, ben venga l’apertura del pronto soccorso del Policlinico ma “l’apertura del San Marco è necessaria soprattutto a pezzi di città sino ad oggi scoperti di importanti servizi sanitari, ma anche alla delocalizzazione degli ospedali; deve perciò rispondere in pieno agli obiettivi che la città aspetta da anni. Per questo è impossibile anche solo pensare che diventi una delle tanti cattedrali del deserto nel sud Italia”. La valenza strategica e la rilevanza in termini di miglioramento della qualità delle cure è stata riconosciuta dall’UE con la destinazione di oltre 140 milioni di euro per la realizzazione, collaudo e avvio a regime del nuovo Ospedale San Marco.
“Le difficoltà non mancano ma i lavori stanno per finire -continuano i rappresentanti sindacali– e la parte residuale riguarda per lo più la sezione forniture. Bisogna considerare che fornitori, subappaltatori ed altre figure sono rimasti danneggiate finanziariamente a causa delle procedure concorsuali che si sono succedute negli ultimi anni. I lavoratori della consortile San Marco (Tecnis) possono operare a pieno regime solo se a loro volta i fornitori possono procedere senza intoppi.
Bisogna dunque trovare gli strumenti per risollevare le sorti delle ditte che operano in cantiere, e ciò deve avvenire subito. È infatti necessario che i lavori vengano completati prima che termini il periodo di amministrazione straordinaria”. Infine, è importante ricordare l’esigenza di uno sblocco delle assunzioni “per assicurare le giuste risposte ai cittadini che molto spesso sono costretti a lunghe liste di attesa”.