PALERMO – Si avvicina il momento del voto per il regolamento sulle motocarrozzette. Dopo i rilievi del segretario generale Fabrizio Dall’Acqua alla proposta presentata dall’assessorato alle Attività produttive, Marco Di Marco, in consiglio comunale si lavora agli emendamenti correttivi per consentirne l’approvazione.
Oggi le commissioni consiliari all’Annona e alle Attività Produttive hanno incontrato lo stesso Dall’Acqua, il presidente della Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, e gli uffici tecnici di Palazzo delle Aquile. Domani riunione-bis, poi il vicepresidente all’Annona, Andrea Mineo, presenterà durante la seduta di Sala delle Lapidi alcuni emendamenti di carattere tecnico, a partire dalla definizione dei servizi delle motocarrozzette, che potrebbero trasformarsi da “prestazioni a viaggio”, con tariffe basate sulla durata, a “prestazioni a tempo e percorso prestabiliti”.
Nei percorsi sarebbero inclusi anche quelli turistico-monumentali a tariffa fissa distribuiti nei Quattro Mandamenti: dalle chiese storiche a Palazzo Reale fino alle catacombe. In questo modo il servizio delle motocarrozzette non sarebbe più assimilabile a quello offerto dai taxi: proprio questo era stato uno dei punti maggiormente contestati dai tassisti, che sono arrivati perfino a occupare Palazzo delle Aquile per far valere le proprie ragioni. “Stiamo lavorando alacremente per varare quanto prima questa integrazione al regolamento – dice Mineo -, in modo da permettere a chi è in regola di poter iniziare da subito il servizio”.
Ma dalla seconda commissione giunge un invito alla prudenza per bocca del presidente Paolo Caracausi e del consigliere Antonino Sala. La commissione non ha ancora espresso il proprio parere “ma lo faremo presumibilmente domani – dicono -. A nostro parere però la trattazione della delibera dovrebbe avvenire durante il prossimo consiglio. La volontà di accelerare su questo atto è eccessiva e rischia di farlo naufragare. Tra le deduzioni della Segreteria e le controdeduzioni delle commissioni, se l’atto venisse approvato domani in maniera frettolosa si potrebbe rischiare un’impugnativa”.
Sono infatti diversi i nodi ancora da sciogliere: dal divieto di percorrere l’intera salita di Monte Pellegrino (a prescindere se la Motorizzazione definisca o meno gli apetaxi idonei al tragitto) alla possibilità di cumulo delle licenze e se queste debbano eventualmente essere concesse solo a persone fisiche o anche ad altre persone giuridiche.
Resterà fermo a quindici, invece, il numero delle licenze. “L’orientamento del gruppo di maggioranza è quello di confermare questo numero – sottolineano Caracausi e Sala – o a tal più di orientare le licenze in base al numero degli stalli che l’Amministrazione metterà a disposizione”. Un altro emendamento stabilità i colori delle divise dei conducenti, che il regolamento invece non specifica. E ulteriori proposte integrative saranno presentate nei prossimi giorni dai sindacati del comparto taxi.
“Credo che questa amministrazione – dice invece il consigliere Angelo Figuccia – resti miope sul tema del turismo in città. Così si continuano a garantire le lobby dei tassisti, i quali vogliono lavorare poco e guadagnare molto. Tutti noi dobbiamo capire che è finito il tempo delle vacche grasse e che anche il ricco turista del Nord Europa preferisce trascorrere le proprie vacanze in Spagna o in Marocco, anziché venire a Palermo. Noi non siamo azionisti della Piaggio, ma ci piacerebbe creare attraverso questo grazioso mezzo di trasporto opportunità di lavoro per i giovani palermitani. Sono convinto che le nuove licenze debbano essere molte di più, almeno 200″.