MARSALA (TP) – Sedici indagati tutti assolti per una maxi indagine sugli appalti affidati fino al 2009 dal Comune di Mazara del Vallo quando sindaco era Giorgio Macaddino, oggi segretario generale della Uil enti locali a Trapani. Il gup del Tribunale di Marsala, giudice Annalisa Amato, ha pronunciato la sentenza di assoluzione con formula piena, perché “il fatto non sussiste”, a conclusione del procedimento svoltosi con il rito abbreviato. Lo stesso pm, Nicolò Scalabrini, aveva chiesto l’assoluzione di tutti gli indagati.
L’indagine, scaturita da una serie di esposti presentati dall’ex consigliere e assessore provinciale Girolamo Pipitone (per un periodo capo del cerimoniale del sindaco Nicola Cristaldi, eletto successivamente a Macaddino) era concentrata su una serie di incarichi conferiti dall’amministrazione comunale mazarese in relazione a diversi lavori pubblici. Incarichi che secondo il rapporto dei carabinieri, che si sono avvalsi di un consulente, non potevano essere attribuiti. Tesi totalmente respinta. Assolti sono stati così Giorgio Macaddino, Vito Calcara, Vito Caradonna, Caterina Agate, Vito Giacalone, Filippo Mirasolo, Luigi Augusto Marconi, Francesco Marzucco, Filippo Armato, Pietro Fiorentino, Baldassare Campana, Pietro Maria Calandrino, Francesco Truglio, Francesco Placenti, Emanuele Canzoneri. Nella fase preliminare il giudice aveva prosciolto già immediatamente il segretario generale del Comune Domenico Tuttolomondo. In generale i reati contestati erano quelli di abuso, falso e violazione delle norme della tutela ambientale.
“Questa sentenza – afferma l’avvocato Marcello Montalbano, difensore dell’ex assessore Vito Caradonna – suggella l’assoluta legittimità dell’operato dell’amministrazione e, per quanto mi riguarda, del mio assistito. E’ una sentenza che riordina i fatti nel corretto verso della legalità e piena correttezza amministrativa”. Gli altri difensori erano Paolo Paladino, Walter Marino, Edoardo Bonanno, Leonardo Marino, Eugenio de Gaetano, Fabrizio Torre, Nino Sugameli, Antonio Carmicio, Vincenzo Bonanno e Antonino Sammartano.