ROMA – Il senatore Paolo Arrigoni, segretario della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) ha sollecitato il Ministero dell’Interno e dell’Ambiente, con una interrogazione parlamentare, perché sia fatta chiarezza sull’operato dei prefetti di Palermo, Enna, Caltanissetta e Messina in relazione all’approvazione del bando di gara dell’appalto per il ciclo interrato dei rifiuti della Regione siciliana.
“Il rischio – si è interrogato il senatore Arrigoni – è che non ci sia stato un corretto adempimento formale da parte dei prefetti, ai quali, come disposto dalla conversione del decreto legge 42/2013, spetta il compito di vigilanza e di controllo preventivo sull’operato del commissario”.
“Quel che non è chiaro – ha proseguito – è se, come impongono le norme di legge, il parere dei prefetti sia stato richiesto per il provvedimento approvato dal Commissario Delegato. Sembrerebbe, inoltre, che il bando abbia seguito un criterio di assegnazione discrezionale, quello dell’offerta più vantaggiosa, invece del necessario criterio del massimo ribasso”.
Si è chiesto ai ministri che si accerti per quali ragioni ai prefetti di Caltanissetta, Enna, Messina e Palermo sia stato omesso o impedito di sapere del contenuto della disposizione commissariale con la quale si è disposto di limitare gli interventi che necessitano di investimenti con fondi pubblici, prevedendo esclusivamente anticipazioni di capitale.