Approvato il Piano del demanio | Costa, rivoluzione in vista - Live Sicilia

Approvato il Piano del demanio | Costa, rivoluzione in vista

Ieri sera il disco verde al Piano d'uso del demanio marittimo che farà tornare Mondello nelle mani del Comune e riqualificherà la costa sud.

sala delle lapidi
di
12 min di lettura

PALERMO – Una rivoluzione in piena regola che riguarderà tutta la costa palermitana, da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, destinata a cambiare radicalmente il rapporto tra la città e il suo mare. Sala delle Lapidi ha infatti approvato ieri sera il Pudm, il Piano d’uso del demanio marittimo: si tratta, in poche parole, dello strumento con cui i comuni decidono cosa fare del proprio litorale. Un Piano obbligatorio per legge dal 2005 ma di cui finora solo San Vito Lo Capo si è dotata, anche perché dopo il passaggio in consiglio comunale l’atto deve essere approvato in ultima istanza dalla Regione. Il consiglio ha dato il via libera nel giro di una paio di sedute, neanche troppo lunghe, e in uno spirito di condivisione che raramente si è visto dalle parti di piazza Pretoria, con una pioggia di complimenti per la Sesta commissione.

Ma cosa prevede il Piano? Fondamentalmente garantisce più aree libere, mette nelle mani del Comune tutte le spiagge togliendole ai privati, rompe storici monopoli, rende più facile la fruizione ai disabili e comporta un travaso di attività commerciali dalla costa nord alla costa sud, che dovrebbe essere tirata a lucido e restituita alla balneazione. Una rivoluzione che per il momento, però, resterà congelata visto che la Regione ha prorogato le autorizzazioni al 2020 e che le speranze che entri in vigore prima sono ridotte al lumicino. A meno che non ci siano zone “scoperte” da concessioni, che subiranno subito i cambiamenti.

Quali sono le novità più importanti? Partiamo dalle spiagge. Il Comune avrà un diritto di prelazione sulle spiagge mediante le concessioni pubbliche, ovvero potrà decidere se gestire in modo diretto la porzione di spiaggia oppure se concederla mediante bando, ma stabilendo a priori cosa si potrà fare in quell’area e come. Un provvedimento che renderà interamente pubblica Mondello (compresa l’area dello storico Charleston) dove sorgeranno 5 spiagge libere, ma anche Sferracavallo, Vergine Maria, Romagnolo e la Bandita. E i privati che ci sono per ora? Potranno concorrere al bando, ma rispettando i nuovi paletti che non consentono aree più grandi di 3mila metri quadrati.

Dove ci sono gli scogli, invece, bisognerà lasciare liberi 10 metri dalla battigia, il che vorrà dire che le palafitte e le terrazze che ora sorgono per esempio all’Addaura dovranno indietreggiare e di molto. Inoltre le recinzioni dei lidi non potranno essere più alte di 1,2 metri, evitando così di oscurare la vista del mare. A Vergine Maria, in zona cimitero dei Rotoli, sorgeranno tre mega parcheggi che eviteranno così l’ingorgo della zona, mentre dal varco pubblico del Telimar partirà una passerella lignea che arriverà a Mondello. Per quanto riguarda la costa Sud spazio a un grande parco del mare, dal porticciolo della Bandita al mammellone del teatro del sole, in cui potrebbe sorgere l’acquario (ma il progetto sembra essere in stallo) o un grande impianto sportivo proposto da privati. Salterà anche un distributore di benzina, in zona demaniale, al posto del quale sorgerà un grande parcheggio. Esproprio in vista anche per la recinzione della proprietà Vassallo a Mondello.

Le altre novità riguardano la divisione in aree, zone e lotti. Ogni lotto, per esempio, dovrà essere per il 50% lasciato alla libera fruizione e la lunghezza del fronte a mare per la singola concessione non potrà essere di oltre 100 metri. Inoltre, a seconda del tipo di concessione, ci saranno dei tetti per i metri quadrati. Insomma, addio a concessioni gigantesche e più spazio a fette più piccole di demanio date ai privati ma intervallate da spiaggia libera. Tra una concessione e l’altra dovranno infatti esserci almeno 100 metri. Chi ottiene una concessione a scopo balneare, inoltre, deve lasciare un quinto dell’area libera da lettini, sdraio o cabine a cui chiunque potrà accedere pagando solo un ottavo della tariffa minima giornaliera prevista da chi invece usufruire dei servizi offerti, il che varrà anche per i club privati che oggi comprendono pure forze armate e dell’ordine. Le strutture realizzate andranno smontate a stagione finita, a meno che non abbiano una concessione edilizia, e dovranno essere in legno o materiali ecocompatibili, oltre che di massimo tre colori (di cui due devono essere differenti tonalità dello stesso colore). Il concessionario ha poi l’obbligo di garantire la pulizia della sua area per tutto l’anno, compresi gli spazi laterali, e viene introdotto anche la necessità dei parcheggi pertinenziali sia per le attività stagionali (quando c’è incremento urbanistico) che per quelle annuali: 25 metri quadrati di posteggi per ogni 100 metri quadrati di concessione, oppure stipuleranno apposite convenzioni o ancora monetizzeranno. Il Pudm poi distingue anche tra stabilimenti balneari e aree attrezzate per la balneazione: i primi devono avere cabine spogliatoio pari al 10% degli ombrelloni montati e contenitori per la differenziata, con un’estensione massima di 3mila metri quadrati; nel secondo caso il limite è 2mila, di cui coperti non più del 5%. Le spiagge libere dovranno avere bagni ogni 300 metri e la concessione non potrà eccedere i 600 metri quadrati. I punti di ristoro, invece, non dovranno essere più grandi di 100 metri quadrati.

LE REAZIONI

“Un atto fondamentale per lo sviluppo delle coste, la fruizione del mare e il loro collegamento culturale, ambientale, economico all’intera città – commenta il sindaco Orlando – una città con 8 porti, coste e spiagge meravigliose. Palermo è la prima grande città siciliana, e con San Vito Lo Capo la seconda realtà comunale, a dotarsi di questo straordinario strumento di sviluppo sostenibile. Il mio apprezzamento va agli uffici comunali e al Consiglio Comunale per il loro spirito di collaborazione e di contributo costruttivo alle indicazioni programmatiche del Sindaco e della Giunta”.

“Questo rappresenta un fondamentale punto di partenza per l’uso sostenibile dei 27 chilometri della costa palermitana – ha dichiarato l’Assessore Giuseppe Gini – basato su alcuni principi cardine: instaurare un equilibrio tra la costa Nord e costa Sud attraverso processi di qualificazione bonifica e valorizzazione, che privilegeranno l’uso pubblico dell’area demaniale garantendo ai cittadini e agli imprenditori la certezza del diritto e della trasparenza amministrativa, che potranno offrire possibilità di lavoro ed investimenti”.

“Il Consiglio ha approvato, a larga maggioranza e anche col voto favorevole del Pd, il Pudm – dice il presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano (Mov139) – Palermo è il secondo comune in Sicilia che si dota di questo strumento di gestione della costa. Sono soddisfatto per il clima di condivisione che il lungo lavoro della commissione che presiedo, è riuscito a creare. L’approvazione del Pudm rappresenta per la città un giro di boa. Infatti si è scelto di porre la massima attenzione al tema della più ampia fruizione della costa e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale che questa rappresenta. Si pongono le basi di un’idea precisa di città che fa del suo territorio un valore da preservare e tutelare e che anticipa, e in qualche misura orienta, le scelte del nuovo Prg. Questa città avrà l’opportunità di svilupparsi in maniera sostenibile offrendo nuove e interessanti occasioni di investimenti e lavoro. Non potevamo chiudere l’anno in maniera migliore”.

“Il consiglio comunale ha approvato ieri sera il Piano d’uso del demanio marittimo – dicono Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti (Idv) – uno degli atti più importanti dall’inizio della consiliatura che può rappresentare un volàno per lo sviluppo e la crescita della nostra città. Palermo, grazie all’approvazione del Pudm, può ritornare a essere una città di mare grazie al recupero, alla tutela e all’utilizzo dei tanti chilometri di costa che negli anni del ‘Sacco’ sono stati utilizzati come discariche. Palermo non è solo Mondello e il Pudm approvato ieri sera lo dimostra, adesso attendiamo però che gli imprenditori si facciano avanti: non possiamo perdere questa grande opportunità. Siamo la prima città capoluogo che si dota di questo importante strumento e, anche se la legge prevede che le scadenze delle concessioni saranno prorogate al 2020, molte aree prive di concessioni possono essere utilizzate e messe a disposizione dei cittadini”.

“L’approvazione del Pudm non è un traguardo – dice Pierpaolo La Commare del Mov139 – bensì l’inizio di un percorso che vedrà l’amministrazione comunale protagonista insieme agli stake holders di un processo di sviluppo della costa sostenibile, legato alla valorizzazione del nostro litorale. L’intento è quello di sostituire con una pianificazione ordinata l’attuale situazione stratificatasi nel tempo, piuttosto casualmente. Un ringraziamento al consiglio che ha saputo cogliere l’importanza dell’atto, dimostrando ancora una volta di sapersi sintonizzare con le esigenze della città”.

“Sono contento – dice Rosario Filoramo del Pd – ho impiegato tre anni di duro lavoro e battaglie per convincere i molteplici attori della politica e della burocrazia comunale che il tema della costa è un tema strategico per ricostruire Palermo. Finalmente tutta Palermo approda sulla costa, costa che per troppo tempo è stata abbandonata al degrado e all’interesse di pochi. Palermo è la seconda città in Sicilia a dotarsi dello strumento di programmazione delle attività che possono svolgersi sulla costa cittadina. Adesso si punti a un grande piano particolareggiato delle zone di fascia costiera e dell’intera costa sud-est. Palermo sinora ha male utilizzato i ventisette chilometri di costa, sprecando la risorsa più importante del nostro territorio. Iniziando da sud est, dal confine col Comune di Villabate finendo a nordovest col confine col Comune di Isola Delle Femmine. Una costa lunghissima, il mare a portata di mano, ma troppe volte non lo vedi, non ne senti il profumo, non puoi calpestarne l’arenile, perché il mare ci viene, purtroppo, negato. Adesso la scommessa più grande è rendere completamente fruibile i 27 chilometri di costa, a cominciare dai 12 che vanno dal confine col Comune di Ficarazzi sino alla foce del fiume Oreto, ancora vietati alla balneazione per inquinamento, e alla zona portuale ancora fisicamente separata dal resto della città, che deve invece abbattere le cortine che ne impediscono l’accesso diretto e visivo sul mare. Sulla costa nord va avviata un’opera di risanamento per restituire all’antica forma di borgate marinare le zone di Acquasanta, Arenella e Vergine Maria e la piena valorizzazione ambientale del Sic dell’Addaura, dove varchi, regie trazzere, discrete ed ecocompatibili passerelle di legno consentano il pieno accesso agli scogli ai palermitani. Senza nessuno spirito di rivalsa ma concordando nuove e più proficue forme di collaborazione con gli operatori privati si intervenga sulla spiaggia di Mondello, che subirà forse l’effetto più evidente di un cambio di attenzione per il mare con la nascita di ben cinque spiagge libere attrezzate interposte tra quelle a gestione privata. Un mix di fruizione libera e servizi privati che avvicinerà la nostra città al modello di San Vito Lo Capo, dove la spiaggia è libera per i cittadini ma nel contempo una risorsa vera per gli operatori turistici. Adesso si potrà affrontare con i presupposti giuridici e amministrativi corretti il tema della gestione e della fruizione della Riserva di Capo Gallo, apertura dell’accesso pubblico nella riserva dal lato di Mondello con definitivo esproprio della stradella, realizzazione di un grande lido pubblico ma con accesso vietato alle auto sul lato di Mondello. Riepilogando, il piano introdurrà principi quali la zonizzazione della costa con destinazioni precise e legate esclusivamente alla fruizione del mare, (quindi via depositi, fabbriche e altre attività inquinanti e non consone col mare), l’individuazione delle zone di massima tutela ambientale, la limitazione dei lotti da concedere in concessione ai privati a tremila metri quadri, la distanza minima tra due concessioni private di almeno cento metri lineari di costa. Già, da soli, questi criteri rappresentano, rispetto al caos e allo strapotere privato della costa, una grande novità, ma la più grande sarà la nascita di numerose spiagge libere attrezzate Comunali. Un esempio di fruizione libera e gratuita delle spiagge gestite direttamente dal Comune o da soggetti individuati dal Comune stesso. Un modello che verrà sperimentato lungo tutta la costa con l’attivazione di solarium nelle zone ancora non balneabili e con l’apertura di nuovi lidi pubblici nelle spiagge più pregiate di Addaura, Mondello e Sferracavallo. Altra novità la nascita del polo turistico sportivo nella zona della Bandita con la realizzazione di campi sportivi, calcio, wake, un modo per recuperare e render fruibile un tratto di costa che in questi anni è stato violentato dalla cattiva amministrazione del territorio, che merita il risarcimento per i danni subiti. Adesso si tratta di dare attuazione al Pudm immediatamente per le zone attualmente libere da concessioni che potranno trovare immediata attuazione, successivamente alla scadenza delle concessioni in vigore anche per le zone impegnate. Il caso più emblematico sarà il futuro di Mondello che verrà restituita alla libera e piena fruizione. Il mare a Palermo sarà fruito a pieno, liberamente, senza padroni ma con maggiore controllo e cura, il nostro mare sarà davvero una risorsa utilizzata con rispetto e cura per arricchire la nostra città. Un sentito grazie a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato al piano e alle associazioni ambientaliste e agli operatori turistici che hanno collaborato nell’analisi e nelle proposte”.

“Palermo è la prima città dell’Isola che approva il Pudm – dice Giulio Tantillo di Forza Italia – grazie al lavoro della Sesta commissione e alla condivisione di tutto il consiglio, Palermo si è data una sfida a medio termine: la riqualificazione del proprio territorio, rendendo la fruizione del mare libera e nel contempo regolamentata. Attenzione ai facili entusiasmi: si è definito il contenitore, ma adesso bisogna riempirlo con progetti e investimenti. Cittadini, sindaco, consiglio e imprenditori sono chiamati a sfidare il tempo”.

“Il Consiglio comunale ha votato tre emendamenti accogliendo osservazioni di cittadini e residenti – dice Nadia Spallitta, vicepresidente del consiglio – il primo rivolto alla tutela della “Punta Priola” della costa nord, per la quale è garantita la destinazione a verde pubblico; il secondo rivolto alla riqualificazione della zona costiera in prossimità della borgata di Vergine Maria, garantendo altresì spazi ad uso collettivo e difendendo l’area anche dal fenomeno dell’erosione della costa; il terzo è rivolto a garantire a Mondello, unitamente ad altre previsioni di accessi pubblici, un varco di 30 metri quadrati (corridoio di libera fruizione per qualsiasi attività remo-velica inizialmente destinato a concessione privata) ed a garantire la fruizione pubblica del marciapiede, definito come suolo demaniale. Si tratta di un provvedimento importante, destinato a garantire un uso corretto del demanio pubblico, regolarizzando e uniformando il regime delle concessioni ai privati (che hanno una durata di sei anni) e assicurando servizi alla collettività. Il provvedimento è fondamentale sotto un altro aspetto, in quanto propedeutico a interventi di bonifica, riqualificazione e recupero, indispensabili per una parte di questo territorio (la costa sud), da troppo tempo lasciata all’incuria e al degrado. L’atto rappresenta finalmente un ritorno alla vocazione marinara e turistica delle nostre spiagge che potrebbero così recuperare la loro antica bellezza”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI