PALERMO – Sala delle Lapidi approva il bilancio consuntivo 2012. Dopo tre giorni di dibattiti, fra confronti più o meno aspri in Aula e il non voto in segno di protesta di Giusy Scafidi dell’Idv, il consiglio comunale dà il via libera alla manovra che descrive il primo anno di amministrazione Orlando.
“Per la prima volta nella storia recente del comune di Palermo il consuntivo è stato approvato nel mese di giugno – ha dichiarato l’assessore Luciano Abbonato – segno della massima attenzione posta da questa amministrazione rispetto agli obblighi di rendicontazione sul proprio operato. Questi risultati sono il frutto di precise manovre correttive poste in essere nel corso del 2012 cercando di coniugare il risanamento allo sviluppo, come dimostra la concomitante riduzione della spesa corrente e il rilancio degli investimenti. Sui fitti è stato fatto molto, rinegoziando tutti i canoni di affitto con un abbattimento tra il 15 e il 20 per cento. I debiti fuori bilancio sono in diminuzione e questo dimostra un’inversione di tendenza”. “L’Approvazione del consuntivo 2012 – afferma il Presidente della commissione Bilancio, Francesco Bertolino – rappresenta un ulteriore atto di buona amministrazione e in controtendenza alla dissennata precedente gestione. Il documento presentato dall’assessore Abbonato fotografa esattamente la gestione dell’ultimo anno, e rappresenta perfettamente il cambio di rotta che l’Amministrazione Orlando ha dato da quando si è insediata ad oggi. La riduzione di circa l’ 8% dell’indebitamento complessivo, il contenimento della spesa del personale, un avanzo di amministrazione di oltre 55 milioni, ma soprattutto l’aumento del 330% degli investimenti sono alcuni dei dati che emergono dal Consuntivo 2012, che ci confermano l’ottimo lavoro svolto, in un momento di enormi difficoltà. Basti pensare che solo nel 2012, a causa dei tagli ai trasferimenti diretti da parte di Stato e Regione, il Comune ha dovuto fare a meno di oltre 110 milioni”.
Il consuntivo segna un significativo incremento degli investimenti (passati da 58 a 250 euro pro capite), una drastica riduzione della spesa per il personale (diminuita da 425 a 410 euro pro capite) e della spesa corrente in generale (-10%), l’aumento dell’autonomia finanziaria (dal 36% al 46%) e la riduzione dell’indebitamento (-8%), la diminuzione del numero dei dipendenti, passati da uno ogni 75 residenti a 1 ogni 78, e l’incremento dell’avanzo di amministrazione: 56 milioni di cui 30 in teoria non vincolati ma che nei fatti lo sono visto che le entrate sono a destinazione vincolata. Niente tesoretti o risorse nuove da usare nel previsionale, quindi, ma un minore indebitamento. A conti fatti, nel 2012 il Comune vanta 838 milioni di entrate correnti (di cui 336 tributarie, 446 trasferimenti e 55 extratributarie) e 267 milioni in conto capitale (rispetto ai 17,6 del 2011). Un trend, quello per esempio delle entrate dai tributi, in continua crescita dal 2008 ad oggi con quasi 100 milioni in più. La spesa corrente ammonta a 703 milioni (la più bassa dal 2008 ad oggi), mentre quella per investimenti passa dai 38 milioni del 2011 ai 163 del 2012. L’indebitamento complessivo si riduce da 301 a 275 milioni nell’arco di un solo anno, quasi dimezzandosi rispetto a cinque anni fa. Il personale comunale costa 268 milioni, mentre i lavori pubblici passano dai 31 del 2011 ai 150 del 2012.
Non sono mancate, però, anche le polemiche. Malgrado i 26 voti favorevoli su 33 presenti (contrari Cusumano, Calì e Tantillo, astenuti Monastra, Filoramo, Federico e Scarpinato), una parte delle opposizioni, guidate dal capogruppo Udc Giulio Cusumano, ha provato a chiedere in Aula la presenza dei presidenti delle partecipate, contestando la mancata presentazione dei budget: uno scontro dai toni assai accesi, culminato con la minaccia della richiesta di intervento delle Forze dell’ordine. Tentativo però non riuscito, mentre resta da segnalare il non voto della Scafidi. “Secondo me poteva essere fatto qualcosa in più – dice il consigliere – c’è la questione dei budget delle partecipate, la mancanza di un piano industriale che dica cosa si vuole fare delle aziende e la mia preoccupazione sulla consortile, che consentirebbe di risparmiare l’iva, è che i tempi siano troppo stretti ormai. Ci sono 55 milioni di avanzo di amministrazione, si poteva investire di più sulla videosorveglianza delle scuole. La mia scelta è un segnale di protesta”. “Non pensavo che l’assenza del consigliere fosse dovuto a questo – replica Abbonato – o almeno non ci è stato lasciato intendere. Mi auguro che chiarisca con il destinatario delle proteste, ma con me non aveva espresso queste perplessità”.
LE REAZIONI
“Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il Rendiconto del 2012, un documento, che registra solo per il secondo semestre l’azione della nuova Amministrazione”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. “L’atto denota l’impegno dell’attuale Giunta comunale – prosegue – rispetto al contenimento della spesa (in particolare riduzione dei costi del personale o di fitti passivi e eliminazione delle spese superflue) e dimostra la capacità di affrontare, mantenendo l’equilibrio, i minori trasferimenti da parte dello Stato” “Tuttavia – sottolinea – permangono elementi nevralgici, che sono stati determinati dalla cattiva gestione della precedente Amministrazione, delle societa’ e di alcuni istituti come i debiti fuori bilancio”. “E’ indubbio – continua- che le vicende relative ad Amia, Amat e Gesip- solo indirettamente toccate dal rendiconto – avrà una notevole incidenza sulle previsioni del nuovo bilancio, che non potranno prescindere dalla conoscenza completa dell’effettiva situazione contabile e finanziaria e del deficit di queste società. Punto critico questo, segnalato più volte dalla Corte dei Conti e oggi dal Collegio dei revisori”. “ Ugualmente, a mio avviso- aggiunge-, il bilancio di previsione 2013, partendo dagli esiti del rendiconto, che registra entrate per l’85% derivanti dalla pressione fiscale, dovrà individuare sistemi di riduzione delle imposte, colmando le minori entrate ed eventuali carenze, anche facendo ricorso ai fondi strutturali dell’Unione europea e quindi con una più efficiente progettazione comunitaria, che è mancata del tutto con la precedente Amministrazione”. “Con riferimento agli investimenti – dice ancora Spallitta – altro settore, che potrebbe rappresentare un fondamentale momento di crescita, nel 2012 la relativa capacità si ferma al 18%. Tuttavia, il nuovo programma di opere pubbliche e il nuovo bilancio potranno finalmente dare spazio agli investimenti, in relazione ai quali forte è l’impegno della Giunta”. Per il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale “infine, non può sottacersi, che la nuova Amministrazione eredita un bilancio ingessato ( circa il 30% del bilancio copre spese per il personale comunale e circa per il 30% del personale delle società), in relazione al quale, tuttavia, è stata già avviata dall’Amministrazione un’azione di riorganizzazione e programmazione, che potrà garantire l’utilizzo di nuove risorse con progetti – tra questi Palermo Capitale della Cultura e Palermo Capitale dello Sport – che porteranno una nuova linfa finanziaria e produttiva con miglioramento dei servizi e della qualità della vita”. “E’, infatti, indubbio – conclude- che Palermo abbia bisogno di una grossa scossa e di grandi idee, che il Sindaco Orlando ha sempre dimostrato di avere. Per questi motivi la valutazione del rendiconto da parte del Consiglio comunale è stata positiva”.
“A prescindere dai termini tecnici-ragionieristici del rendiconto, mi sarei aspettata una relazione più politica riguardante il raggiungimenti gli obiettivi dell’Amministrazione e soprattutto l’utilizzo di strumenti più ‘diretti’ ed adeguati a relazionare sui problemi reali dei cittadini e delle cittadine. Il conto consuntivo o rendiconto, in questo caso relativo al 2012, è il momento in cui si verifica lo stato di attuazione dei programmi e se l’Amministrazione ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata nel bilancio di previsione. Da questo rendiconto, illeggibile per la cittadinanza si evince inoltre una difficoltà nella realizzazione dei programmi riguardanti servizi socio-assistenziali e scolastici. Com’è possibile che l’amministrazione Orlando, che ha fatto sin dall’inizio della partecipazione della trasparenza la sua bandiera più importante, propone un conto consuntivo assolutamente identico nelle forme ed in parte anche nella sostanza a quelli precedenti della giunta Cammarata? Oggi esistono diversi strumenti per la partecipazione dei cittadini alla formulazione dei bilanci; ne rendono agevole la comprensione a chiunque come il bilancio sociale che nel 2012 non c’è sul sito istituzionale. Infine è stato approvato un ordine del giorno da me proposto cui hanno aderito le consigliere per l’introduzione nei prossimi bilanci del bilancio di genere, che valuta l’impatto che ha ogni scelta economico finanziaria dell’Amministrazione sulla vita delle donne e degli uomini”. Lo dichiara Antonella Monastra.
E’ stata presentata oggi in consiglio comunale una mozione che chiede al sindaco e alla giunta, al fine di rafforzare l’adesione della città al coordinamento degli E.E.L.L. per la Pace ed i diritti umani, di istituire una consulta per la Pace ed un relativo ufficio, la cui attività venga disciplinata da un regolamento, sul modello di altri comuni italiani. La mozione si esprime anche contro l’acquisto dei cacciabombardieri F- 35 che il governo Letta, in continuità con i precedenti Monti e Berlusconi, intende perseguire. In questo senso una mozione era già stata presentata e approvata nella scorsa consiliatura, ma il consiglio comunale ha sentito il dovere di riproporla alla luce del dibattito interno alla maggioranza di governo nazionale di una crisi economica che appare ancora lontana dalla soluzione. “Il consiglio comunale di Palermo – afferma Mangano, primo firmatario della Mozione – ribadisce il suo no a spese militari degni di uno stato in guerra mentre si continuano a chiedere sacrifici agli italiani in nome di un patto di stabilità imposto da un’Europa tecnocrate che sta strangolando l’economia e impedendo la crescita di molti degli stati che compongono l’Unione. L’Italia – continua il consigliere – non può permettersi questo ulteriore spreco. E’ uno schiaffo a chi vive in condizioni di povertà, a chi non arriva più alla fine del mese, a tutti quei cittadini, imprenditori compresi, che si sono tolti la vita perché strozzati da uno stato complice degli usurai. Con un solo cacciabombardiere F35 – sostiene Alberto Mangano – si potrebbero costruire 387 asili con 11.610 famiglie beneficiarie e circa 3500 posti di lavoro, oppure mettere in sicurezza 258 scuole italiane, o ancora coprire con indennità di disoccupazione 17200 lavoratori precari o aiutare con servizi di assistenza 14.742 famiglie con disabili e anziani non autosufficienti. La Pace è quindi un investimento conveniente”. Aggiunge il consigliere Juan Catalano (Idv): “La mozione è in linea con l’amministrazione comunale la quale domani stesso renderà pubblica, durante la conferenza stampa del sindaco, la volontà di aderire al Coordinamento nazionale degli E.E.L.L. per la pace”. “Come Capogruppo – afferma il consigliere Idv Aurelio Scavone” – non posso che essere fiero e ringraziare i consiglieri della mia maggioranza per questo ennesimo atto di sensibilità. La proposta di istituire una consulta per la Pace dimostra che Palermo è una città attentissima ai temi universali e vuole essere motivo di cambiamento rispetto alle politiche del governo nazionale. La vocazione pacifista della nostra città è stata ampiamente dimostrata nei giorni scorsi quando la città ha ospitato il Pride nazionale. Diritti civili e Pace – conclude Scavone – sono punti fermi di questo consiglio comunale e dell’amministrazione in carica”. Francesco Lo Cascio del MIR (Movimento internazionale per la riconciliazione), a nome del comitato cittadino per la pace, non violenza e diritti umani, esprime soddisfazione per la sottoscrizione da parte della maggioranza dei consiglieri della mozione proposta dalle associazioni, che hanno chiesto al sindaco e alla giunta di confermare l’adesione agli E.E.L.L. per la Pace impegnandosi ad istituire una consulta e un ufficio per la pace.