La giunta approva il bilancio | "Meno tasse, inizia una fase due" - Live Sicilia

La giunta approva il bilancio | “Meno tasse, inizia una fase due”

Da sinistra Lapiana, Abbonato, Orlando, Orlando e Bertolino (foto Ingargiola)

Il sindaco Orlando presenta il bilancio di previsione: "Chiudiamo la pratica del passato, seguendo le indicazioni della Corte dei Conti, e diamo avvio allo sviluppo con scelte politiche". Previsto il salvataggio della Gesip con la costituzione di una nuova società.

Comune di Palermo
di
11 min di lettura

PALERMO – Abbassare le tasse, salvare la Gesip con una nuova azienda e investire nella scuola, usando l’80% del ricavato della vendita delle azioni Gesap. E ancora ricapitalizzare le aziende con mutui della Cassa depositi e prestiti, tagliare le spese, assumere e stabilizzare il personale comunale ma anche pretendere più efficienza dalle partecipate. Ecco il nuovo bilancio di previsione del comune di Palermo, approvato sabato scorso in giunta e presentato in conferenza stampa a Palazzo Galletti dal sindaco in persona, accompagnato dagli assessori al ramo e all’Ambiente, Luciano Abbonato e Cesare Lapiana, ma anche dal presidente del consiglio comunale Totò Orlando e dal presidente della Settima commissione Francesco Bertolino.

La giunta Orlando non nasconde la soddisfazione per essere tra le prime in Sicilia a presentare la manovra, anche se in palese ritardo: il termine ultimo per l’approvazione in consiglio comunale sarebbe domani, ma è probabile una proroga dell’ultimo minuto. Lo schema adesso passerà dal collegio dei Revisori dei conti, dalla commissione di Bertolino (che domani sentirà l’assessore Ciulla e mercoledì Arcuri) e infine dall’Aula: non è possibile ipotizzare tempi certi, anche se Totò Orlando ha assicurato che saranno celeri. E comunque, prima, bisognerà approvare il piano triennale delle opere pubbliche.

“Questo è un bilancio da seconda fase, diverso da quelli approvati in passato – dice il sindaco – diverso da quello del 2012, approvato dal commissario, quando l’unica manovra che abbiamo potuto fare è stata di assestamento; ma diverso anche da quello del 2013, che è un bilancio frutto dell’isteria di un’amministrazione che rischiava il fallimento. Chiudiamo la pratica del passato, seguendo le indicazioni della Corte dei Conti, e diamo avvio allo sviluppo con scelte politiche”. Già, perché questa manovra, secondo Abbonato, sarà la prima veramente politica: l’amministrazione ha deciso di puntare su scuola, Gesip, sociale, aziende e personale comunale, con buona pace degli altri. Settori che in questi due anni hanno rappresentato talloni di Achille per Palazzo delle Aquile: dal blocco delle assunzioni alla Cig della Gesip, passando per le scuole a pezzi, le tasse altissime e l’emergenza abitativa. Un’inversione di tendenza per provare a recuperare consenso in città.

“Le aziende sono state la fonte di tutti i mali – spiega il Professore – la loro mala gestione ha contribuito al travolgimento del bilancio. Abbiamo scelto di prendere atto che la normativa nazionale è cambiata e il Comune ha raggiunto il 44% per la spesa del personale, mentre prima al 64. Questo consente manovre che per scelta politica la giunta destinerà al personale comunale, che in questi anni ha subito 55 licenziamenti. Abbiamo messo sul piatto dieci milioni, il massimo possibile in termini di legge e finanziari”. Un milione l’anno sarà destinato per il contributo straordinario all’emergenza abitativa, 2,3 per gli impianti sportivi (tra cui Palazzetto dello Sport e Velodromo).

“Con i decreti Renzi abbiamo assistito a un alleggerimento dei vincoli in capo agli enti locali – dice l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – da un anno dicevamo che non si poteva andare avanti così. Se avessimo avuto un bilancio in dissesto, non avremmo potuto cogliere queste opportunità. Siamo in una nuova fase, questo è il primo bilancio politico vero e proprio. Il Comune ha tenuto fermi i contratti di servizio, causando un disequilibrio; abbiamo avuto il blocco del turn over, non potendo applicare nemmeno le mobilità contestuali; inoltre abbiamo avuto 1.700 cassintegrati della Gesip, ormai da quasi 30 mesi in questa condizione. Da questi tre assi bisognava ripartire con una seconda fase, in cui il focus viene spostato sui servizi alla città. Abbiamo rimesso mano al contratto di servizio della Rap, e ora possiamo chiedere all’azienda un servizio adeguato. Su Gesip siamo in anticipo: nel 2012 avevamo chiesto cinque anni, a giugno invece abbiamo preso l’impegno alla stabilizzazione di 950 dipendenti. Ci sono le risorse per rispettare questo impegno con tre anni di anticipo. Abbiamo stanziato un milione l’anno per l’emergenza alloggiativa con un contributo strutturale per tre anni. La terza fase è l’avvio della diminuzione della pressione tributaria: Palermo è in linea e in molti casi inferiore ad altre grandi città italiane. Dall’anno prossimo segnali tangibili ai contribuenti di inversione di marcia, la lotta all’evasione sarà a beneficio del contribuente sempre con un occhio ai costi. Riduciamo da 15 a 10 milioni i fitti passivi, -7% per le utenze (21 milioni tra scuole, palazzo di giustizia e uffici, ndr)”.

“Complimenti all’amministrazione per aver adottato un bilancio di previsione 2014 a settembre, tra i primi comuni – dice Totò Orlando – ormai da anni Stato e Regione costringono gli enti locali ad arrivare a fine anno. Le priorità che si è data la giunta, nello schema di bilancio, si spera siano condivise dal consiglio comunale: educazione, lavoro e sociale. E’ ovvio che, per come i sacrifici sono stati fatti dall’amministrazione risparmiando il 15% di spese di gestione, ora tocca alle partecipate che devono tagliare sempre di più e rendere efficienti i servizi. Non c’è solo il tema della raccolta rifiuti, che ormai non ha più alibi, ma dobbiamo puntare anche a fare funzionare qualche impianto di illuminazione in più. Oggi la Gesip torna in bilancio, dopo che era stata tolta nella passata sindacatura”.

GESIP. La novità del giorno è che il Comune creerà una Newco., ovvero una nuova azienda nella quale confluiranno parte dei 950 lavoratori che verranno fatti uscire dalla Cig: bisogna ancora stabilire quanti finiranno qui (e non in Costruzioni industriali, che è in perdita) e quanti andranno nelle aziende. I conti sono ancora tutti da fare. La giunta emanerà un nuovo bando per l’esodo incentivato e il sindaco ha assicurato di essere in contatto con il ministero per discutere degli altri 650: considerando che la Cig possibilmente sparirà nel 2015, bisognerà capire come garantirli. In bilancio ci saranno 29 milioni, più uno per creare la nuova azienda. “Dovremo bilanciare i lavoratori – avverte il sindaco – per evitare una nuova Gesip. Si occuperanno di verde anomalo. Non buttiamo a mare nessuno. Le retribuzioni di agosto? Noi abbiamo fatto tutto, tocca all’Inps”.

AZIENDE. Il Comune ricapitalizzerà tutte le sue aziende con mutui alla Cassa depositi e prestiti, ma oltre a quello di Rap non ci saranno per il momento nuovi contratti di servizio, con buona pace di Amap, Amg e Amat. Il sindaco ha chiesto più efficienza alle aziende, dai lampioni alla pulizia delle strade, e tagli alle spese inutili. “Alcune aziende hanno delle esigenze come la Rap, che sa che non avrà risorse aggiuntive, deve dotarsi con sacrifici dei mezzi. L’Amia fallendo non ha lasciato nemmeno una spazzatrice o una autobotte per lavare le strade, 2mila cassonetti sono senza ruote”.

TASSE. L’altra importante novità è l’abbassamento delle tasse: il primo cittadino ha garantito che la pressione fiscale scenderà dal 2015 grazie alla lotta all’evasione fiscale, ma non è ancora dato sapere quali imposte verranno toccate.

IMPOSTA DI SOGGIORNO. L’introito per il 2014 è di 500mila euro, ma a regime dovrebbe toccare il milione.

ASSUNZIONI. L’amministrazione ha avviato il confronto con i sindacati per stabilire chi assumere e chi stabilizzare. Sul piatto 10 milioni di euro. “La normativa ci dice che dobbiamo spendere la stessa cifra per stabilizzare e per assumere – spiega il sindaco – partiremo con i 54 in scadenza quest’anno, poi passeremo ai 700 quinquennali: scadono nel 2019, ma ci pensiamo già adesso. Mai più lavoratori a contratto al Comune”.

SCUOLA. La scuola si vedrà destinare l’80% della vendita delle quote del Comune di Gesap. L’advisor sta valutando il pacchetto, la posta in bilancio è ferma a 52 milioni ma, per il sindaco, la cifra potrebbe moltiplicarsi per 10 o per 100. “Non abbiamo messo la nostra previsione perché l’advisor sta ancora lavorando – dice Orlando – ma è evidente che pensiamo in prospettiva all’area metropolitana: non possiamo avere 60 istituti e 240 plessi”.

CULTURA. “Abbiamo confermato gli impegni per il teatro Biondo e il teatro Massimo e previsto una somma per la Fondazione che gestirà i Cantieri culturali della Zisa – continua Orlando – l’idea è di una fondazione che li gestisca, insieme magari allo Spasimo, al Garibaldi e al Montevergini”.

NUMERI. Crescono gli investimenti che passano dagli 11 milioni del 2011 ai 48,3 del 2012, ai 122,5 del 2013 e infine ai 220,4 del 2014, con una spesa pro capite di 328,8 euro. “Una boccata d’ossigeno – dice il sindaco – la spesa aumenta di venti volte e dà lavoro”.  Le aziende costano 254,6 milioni di euro, non sarà necessario ricorrere ad anticipazioni di cassa, mentre per la scuola saranno investiti 34 milioni nel solo 2014, per il sociale 58,5 e per la cultura 10,7. Le spese per il funzionamento della macchina comunale calano del 15,17%, passando da 40,3 a 34,2. La spesa per i fitti passivi scende da 15 a 10 milioni. La spesa totale ammonta a 1,35 miliardi, di cui 785 milioni di spesa corrente e 220 di investimento. Migliora l’autonomia finanziaria, passata dal 47,51% del 2013 al 53,11 del 2014. Scendono i trasferimenti: -9% dallo Stato e -27 dalla Regione. Su 784 milioni di spese, 296 sono per l’amministrazione, 48 per i vigili, 33 oer le scuole, 10 per la cultura, 2,7 per lo sport, 2,5 per il turismo, 117 per la viabilità, 202 per la gestione del territorio, 58 per il sociale, 4 per lo sviluppo economico.

LE REAZIONI
“Condividiamo gli obiettivi della seconda fase aperta dal comune di Palermo con l’approvazione del bilancio di previsione, scuola con il miglioramento dell’edilizia scolastica, stabilizzazione del personale, maggiore efficienza della macchina amministrativa e tagli agli sprechi, sono alcuni dei punti principali per un azione di risanamento che abbiamo più volte sollecitato all’amministrazione comunale”. Cosi Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani commenta il via libera al bilancio comunale di previsione 2014-2016 da parte della giunta. “Bene i fondi per le scuole, in vista soprattutto delle aree metropolitane, positivo l’avvio di un percorso di stabilizzazione per il personale Gesip. Auspichiamo, a questo punto, però che l’annunciato confronto con i sindacati avvenga in tempi brevi. L’obiettivo è il riordino delle partecipate, la tutela dei lavoratori e il buon funzionamento della macchina amministrativa, al fine di poter garantire i servizi adeguati ai cittadini che pagano tasse onerose nella speranza di contribuire al loro miglioramento” conclude Milazzo.

“Bene l’annuncio dell’avvio di una seconda fase per l’amministrazione comunale, rivolta al miglioramento dei servizi essenziali dei cittadini, come la scuola, i servizi sociali, la cultura. Ma vorremmo discutere con l’amministrazione comunale non solo di titoli ma dei contenuti del bilancio di previsione, dei modi e dei tempi di realizzazione dei programmi in esso contenuti, per evitare che i progetti annunciati poi non si realizzino”, dichiara il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, commentando l’approvazione del bilancio di previsione da parte della giunta comunale. “La Cgil – aggiunge Campo – ribadisce la sua disponibilità al confronto, per aprire una discussione di merito che riteniamo imprescindibile, a partire dai problemi della nuova organizzazione della Rap, della partita che riguarda tutte le società partecipate, del percorso avviato per le stabilizzazioni del personale. Anche il piano degli investimenti, che secondo le previsioni del Comune dovrebbero aumentare dell’80 per cento rispetto al 2013, richiede un’attenta verifica, affinché la spesa sia indirizzata nella direzione giusta: al di là delle stabilizzazioni, Palermo ha bisogno di investimenti utili per organizzare servizi adeguati per la città che possano permettere anche un impiego di qualità per le giovani generazioni, per i tanti giovani, sia donne che uomini, costretti dalla mancanza di lavoro ad emigrare. Su tutto questo, la Cgil aspetta di essere convocata a un tavolo con l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali”.

“Leggiamo con piacere – annuncia Maurizio Li Muli, consigliere della Quinta Circoscrizione e componente della Direzione Provinciale Pd – che la giunta Orlando ha approvato lo schema del Bilancio di Previsione 2014/2016. Palermo si collocherebbe così una tra le prime città siciliane ad approvare il bilancio di previsione in un momento in cui le risorse finanziarie, sia da parte del governo nazionale che da quello regionale, vengono sempre più ridotte. Francamente però – continua Li Muli – non riesco ad associarmi al coro di chi applaude tale risultato. Soprattutto se i risparmi tanto annunciati vengono fatti sulle spalle delle famiglie più disagiate della città, infatti ad un primo veloce studio dei numeri parrebbe – continua Li Muli – che il quadro generale su cui si muove questo Bilancio è quello dei tagli sul sociale. Molto bene l’aumento di risorse per l’Istruzione il 7%, se questo significa ristrutturazione delle scuole e soprattutto il poter acquistare i materiali di consumo; bene l’aumento di risorse per la cultura e lo sport rispettivamente del 3% e del 18%, ma come spiegare ai palermitani che le spese per il Sociale, per gli anziani, i disabili, i minori a rischio, gli aiuti per l’indigenza, sono ancora diminuiti? Quest’anno di un altro 6% ed in due anni del 14%, ben 8 milioni di euro. Mentre, al contrario, le spese per le Funzioni Generali aumentano del 10%, di ben 26 milioni di euro? A fronte di un aumento della povertà e del disagio – conclude Maurizio Li Muli – bisognerebbe investire nelle politiche sociali soprattutto nelle azioni rivolte alla promozione di un welfare non assistenziale, per questo chiediamo un deciso cambio di passo, la riduzione delle risorse non giustifica peraltro un uso improprio ed ormai continuo di altre fonti di finanziamento nonché della generosa e preziosa azione delle associazioni di volontariato, che ormai hanno quasi del tutto esautorato l’Amministrazione dalle sue funzioni primarie. In una città con una popolazione che invecchia sempre di più, la povertà cresce, davvero non si capisce come, in queste condizioni, sia possibile pensare servizi sociali innovativi e di qualità”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI