Aps, l'Amap a sorpresa si ritira| Solo Onda Energia fa l'offerta - Live Sicilia

Aps, l’Amap a sorpresa si ritira| Solo Onda Energia fa l’offerta

A Palazzo Comitini è arrivata una sola busta, che sarà aperta giovedì alle 10.

LA VERTENZA
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PALERMO – Una sola offerta per Aps. Dopo settimane di tira e molla, solo la siracusana Onda Energia ha presentato la busta per rilevare la gestione del servizio idrico in provincia di Palermo, raccogliendo l’eredità di Aps, così come ha detto oggi il commissario della Provincia, Domenico Tucci, ai sindacati. Una novità, visto che si sono ritirate la Caltacqua di Caltanissetta, il Consorzio Simegas di Cefalù, l’Euromec di Brescia e soprattutto l’Amap di Palermo.

E dire che Palazzo delle Aquile aveva puntato moltissimo sulla successione ad Aps, proprio in ottica area metropolitana. L’accordo stretto a dicembre con l’ormai ex assessore regionale all’Energia Nicolò Marino era venuto meno già a gennaio, anche se Leoluca Orlando non aveva mollato l’idea di farsi carico di servizio e lavoratori proprio per lasciare in mani pubbliche l’acqua. Ma alla fine l’Amap si è ritirata: vuoi per il cambio alla presidenza e la questione caditoie, vuoi per un assetto delle aree metropolitane ancora non chiaro, sta di fatto che il servizio tornerà nelle mani dei privati. Tucci intanto ha nominato la commissione che giovedì alle 10 aprirà la busta di Onda Energia, che comunque dovrà rispettare i paletti del bando: passaggio di tutti e 206 i lavoratori e blocco delle tariffe per un paio d’anni.

Otto comuni nel frattempo (Castronovo di Sicilia, Cinisi, Terrasini, Campofiorito, Mezzojuso, Trappeto, Villafrati e Altavilla Milicia) hanno ottenuto dalla Corte d’Appello il via libera alla restituzione delle reti, anche se il generale Tucci glissa: “Ancora non ci è stato notificato nulla – dice a Livesicilia – e comunque con i miei legali faremmo opposizione. Ci sono due decreti in contrasto, dovrebbero dirmi quale applicare”. Il Prefetto ha infatti ordinato all’Ato idrico di dover garantire il servizio fino a inizio giugno, anche se gli enti locali sono sul piede di guerra. Nel frattempo Palazzo Cominiti dovrà fare i conti anche col cambio di assessore alla Regione e tenterà di ottenere altri fondi anche per la chiusura dell’Ato.

“Ci auguriamo – dice Raffaele Loddo della Cisal – che la società che ha presentato l’offerta abbia tutte le caratteristiche per l’assegnazione, che i tempi siano rapidi e che finisca questo balletto di indecisione garantendo il servizio a comuni e cittadini e la stabilità dei dipendenti. Serve però un quadro normativo certo, regionale e nazionale, rispetto ai servizi pubblici locali e all’acqua, non vanno perse le risorse europee, pari a due miliardi”.

“Come avevamo auspicato – dice Maurizio Terrani della Uil – l’affidamento è la soluzione migliore in un momento in cui manca una norma, anche per difficoltà economiche. Non si hanno notizie del fondo di 1,2 milioni, in mancanza della manovra bis alla Regione, ma aspettiamo anche la norma di riordino. Nel frattempo viene data serenità ai lavoratori, che con grande spirito di servizio hanno svolto il proprio compito. Speriamo di riuscire a tornare alla normalità della gestione in tempi rapidi, il nuovo governo vari la nuova norma. Grazie a Tucci e Marino”.

 


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