PALERMO – Via libera dalla Commissione Affari istituzionali dell’Ars alle nomine per l’Aran Sicilia. Accursio Gallo, avvocato ed ex assessore alla Formazione del governo Lombardo, è il nuovo presidente, indicato dall’assessore alla Funzione pubblica Bernadette Grasso dopo che il suo consulente Francesco Verbaro ha dovuto rinunciare all’incarico “per sopraggiunti impegni romani”. Paolo Cibin e Giuseppe D’Appolito sono gli altri due componenti. Dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione siciliana passano tutte le norme che riguardano i lavoratori che fanno capo a Palazzo D’Orleans, ai vari assessorati, agli enti legati alla Regione. In tema di mobilità, permessi sindacali, rinnovo dei contratti, l’Aran Sicila gioca un ruolo di primo piano.
“Nell’augurare buon lavoro al presidente Accursio Gallo e ai componenti Paolo Cibin e Giuseppe D’Appolito – scrivono in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – chiediamo che l’Aran Sicilia rientri nel pieno delle sue funzioni in tempi ragionevoli. Considerando la sua rilevanza per tutte le questioni che riguardano il personale della pubblica amministrazione, comprese quelle relative ai centri per l’impiego, non vorremmo che ulteriori ritardi possano essere d’ostacolo all’interlocuzione tra Regione e sindacati, in particolare per quanto riguarda il rinnovo del contratto dei regionali”.
I sindacati oggi hanno incontrato l’assessore Mariella Ippolito per affrontare la questione centri per l’impiego. Sicurezza ed efficienza sono stati i due nodi su cui si è lavorato. “Preso atto delle condizioni critiche in cui si trovano a operare tutti i centri per l’impiego della Regione – dicono Gaetano Agliozzo e Clara Crocè della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara della Cisl Fp, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl – abbiamo chiesto all’amministrazione regionale l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che permetta di affrontare via via tutte le questioni che riguardano l’Area Lavoro e il personale impiegato nel settore, a cominciare dalla riclassificazione dei dipendenti e dalla verifica delle piante organiche, al per migliorare la qualità dei servizi offerti da un lato e per scongiurare provvedimenti di mobilità irricevibili, dall’altro”.
I sindacati, che hanno ottenuto di estendere la formazione a tutto il personale attraverso il Formez, hanno chiesto anche la verifica dell’idoneità dei locali che ospitano attualmente i centri per l’impiego siciliani, essendo stata riscontrata in alcuni casi – denunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – “l’inadeguatezza a ricevere l’enorme massa di utenti. Una condizione che mette a rischio l’incolumità delle persone, utenti e lavoratori”.