CATANIA – I Carabinieri tentano di depotenziare il potere della criminalità organizzata con il sequestro di armi. Un obiettivo che è stato ben focalizzato dai militari che stanno raggiungendo importanti risultati. Diverse armi sequestrate e due incensurati in manette è l’esito di un’attività di controllo eseguita in queste ore.
A Mineo i carabinieri hanno arrestato in flagranza B.G., classe 1939 e B.G., classe 1965, zio e nipote, per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento. Nel corso di una perquisizione in una abitazione, in Contrada Gesso Verderame, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Nicolosi, sono stati rinvenuti e sequestrati, un fucile a pompa cal.12, marca bettinsoli, un revolver cal. 38 special, marca taurus, una pistola a 4 canne cal. 22, marca deringer, una carabina ad aria compressa cal. 4,5 marca diana con 1625 piombini, una baionetta risalente al secondo conflitto mondiale, 6 armi bianche da taglio e 400 munizioni di vario calibro. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari mentre le armi saranno esaminate dal Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per stabilire il loro eventuale utilizzo in episodi criminosi.
A Librino, sempre la notte scorsa, i Carabinieri hanno rinvenuto, occultati all’interno di un magazzino del civico 12 di Viale Castagnola, strumentazione informatica, del valore complessivo di 4.000 euro circa, risultata provento di furto compiuto a San Giovanni la Punta (CT) l’11.12.2013. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario. Durante le operazioni sono stati trovate diverse armi nascoste dentro un borsone: una pistola a salve mod. 92, priva del tappo rosso, 146 munizioni cal. 16 e cal. 12, 10 munizioni cal. 7.65 e 77 munizioni cal. 38 special. Sono in corso indagini per identificare chi avesse la materiale disponibilità del magazzino dove è stata rinvenuta la refurtiva.