Pochi minuti dopo la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, i carabinieri hanno provveduto all’arresto dell’ex manager della Sanità Michele Aiello, 57 anni, uno dei 14 imputati. Aiello, accusato di associazione di tipo mafioso, concorso continuato nell’introduzione abusiva in sistemi informatici, con l’aggravante di avere agevolato l’attivita’ dell’associazione mafiosa, concorso nella rivelazione di notizie coperte da segreto istruttorio, corruzione continuata, concorso in truffa aggravata e continuata, e’ stato condannato alla pena di 15 e mesi 6 di reclusione, un anno e mezzo in piu’ rispetto alla sentenza di primo grado. Contestualmente l’imputato e’ stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.
La stessa Corte d’Appello, su richiesta della locale Procura Generale, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, riconoscendone la “pericolosita’ sociale del soggetto ed il pericolo di fuga”, che e’ stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo. L’arrestato, e’ stato associato presso la locale Casa Circondariale ”Pagliarelli” a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria