CATANIA – Il ritorno di Daniele Zito. Lavorare senza essere pagati: una pratica che per molti, specie all’inizio, rappresenta il pegno da pagare per accedere al mondo
del lavoro. Ma se anziché essere una tappa obbligata, fosse una scelta consapevole o, peggio, il frutto di un’ossessione? Se là fuori, cioè, ci fossero delle persone che lavorano per il semplice piacere di farlo, di recarsi ogni giorno nello stesso luogo, indossare una divisa, e per otto, nove, dieci ore mescolarsi ad altri al solo scopo di dare un senso alle proprie giornate, sapremmo riconoscerli? Sapremmo capirli? Saremmo in grado di narrare le loro storie? Oscuro, grottesco, feroce, poetico, questo romanzo dà corpo a un modo completamente nuovo di spiegare le contraddizioni odierne.
Dopo l’esordio folgorante di “La solitudine di un riporto” Daniele Zito presenta a Leggo. Presente Indicativo il suo secondo romanzo #Robledo per Fazi Editore.
E se Andrea Bajani dalla copertina chiama in causa Foster Wallace e Bolaño per raccontarci l’ultima fatica dello scrittore siracusano, catanese d’adozione, sarà proprio il caso di essere a tutti i costi giovedì 4 maggio da Lettera 82 alle ore 20:00.