PALERMO – Una sforbiciata ai fondi per i parchi archeologici, addio al finanziamento dei voli intercontinentali da e per la Sicilia, saltano anche le risorse per gli eventi organizzati dai Comuni che però potrebbero poter contare su quelle per gli Asacom. La manovra quater della Regione Siciliana cambia pelle. Il governo ha in parte scoperto le carte, presentando un primo pacchetto di emendamenti modificativi al testo base.
Manovra quater, mossa in 2 tempi
Alcuni sono stati già esaminati dall’organismo presieduto da Dario Daidone, gli altri saranno saranno analizzati a partire da questa mattina in una nuova seduta della commissione a Palazzo dei Normanni. Ed è prevista sempre per oggi la completa discovery del piano del governo: il termine per la presentazione degli emendamenti aggiuntivi scadrà, infatti, alle 12 di oggi, mercoledì 17 settembre.
L’Esecutivo, con l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, deve ancora consegnare le misure con le quali intende completare il ddl Variazioni di bilancio. Tra le nuove proposte del governo ci sarà il south-working, che secondo indiscrezioni raccolte da LiveSicilia nei primi giorni di settembre dovrebbe essere finanziato con almeno venti milioni di euro. Proposte arriveranno anche dai partiti di opposizione. C’è attesa, invece, per le mosse di alcune frange della maggioranza che potrebbero lasciare campo libero all’azione del governo o decidere di incidere fin da subito sulla manovra.

‘Cancellati’ i voli intercontinentali
L’attuale disegno di legge, intanto, viene depurato da una serie di emendamenti tecnici giudicati rinviabili, ma il colpo di forbice colpisce anche alcune misure che erano saltate all’occhio. È il caso dell’articolo che destinava tre milioni di euro all’istituzione e al potenziamento di collegamenti aerei diretti intercontinentali da e per la Sicilia. Il governo non l’ha considerato urgente, se ne riparlerà forse in Finanziaria.
I soldi ai Comuni
Altre proposte di modifica saranno esaminate oggi ma danno l’idea di come il governo Schifani intenda modificare il ddl di partenza. Passano da cinque a due, infatti, i milioni di euro destinati alla salvaguardia e al recupero dei parchi archeologici siciliani. Per la rigenerazione del verde urbano ed extraurbano, invece, lo stanziamento aumenta da due a tre milioni di euro. Verso la cancellazione i 2,2 milioni di euro pensati per finanziare negli ultimi mesi del 2025 iniziative sociali, economiche e culturale nei Comuni.

Asacom, c’è lo stanziamento
Per questi enti e per le famiglie con figli disabili, tuttavia, dalla manovra quater arriva un segnale sull’assistenza specializzata per l’autonomia e la comunicazione. È il cosiddetto servizio Asacom, per il quale Dagnino aveva promesso di riproporre lo stanziamento di dieci milioni di euro. In effetti in una tabella di rifinanziamento di leggi di spesa vengono introdotti tre nuovi capitoli di bilancio ad hoc.
Con il primo si assegnano 2,5 milioni di euro ai Comuni per potere garantire il servizio Asacom fino a dicembre negli asili, alle elementari e alle medie. Un secondo capitolo prevede cinque milioni di euro che coprono la stessa assistenza ma per attività extrascolastiche, oltre ai servizi di trasporto e convitto. Ulteriori 2,5 milioni sono previsti per servizi aggiuntivi in favore degli studenti disabili nelle scuole superiori.
Ex Province Palermo e Messina, niente fondi ad hoc
Nessun finanziamento specifico, invece, per le Città metropolitane di Palermo e Messina. Lo stanziamento di quattro milioni di euro programmato per il 2025 e 2026 per “iniziative dell’amministrazione regionale” viene allargato a tutto il territorio regionale. Per l’assegnazione delle risorse servirà sempre un bando pubblico.
La legge Liberi di scegliere
Confermati, e già approvati, i due milioni per finanziare la legge ‘Liberi di scegliere’, ispirata dal protocollo ideato dal presidente del tribunale per i minori di Catania Roberto Di Bella. Le norme puntano a reinserire madri e minori lontano dai contesti mafiosi di provenienza.
Il governo, tuttavia, ha presentato una nuova versione dell’articolo, con una distribuzione più articolata di compiti e finanziamenti. Il 75% delle risorse, infatti, punta ad aiutare il genitore che desidera allontanarsi dalla vecchia residenza ma che non ha i mezzi per potersi permettere un nuovo domicilio.

