Assostampa e Ordine all'attacco | "Crocetta non dica bugie" - Live Sicilia

Assostampa e Ordine all’attacco | “Crocetta non dica bugie”

Nota congiunta del sindacato e dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia: "Il presidente non è mai stato disponibile al confronto".

La polemica sull'ufficio stampa alla Regione
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PALERMO – “Il rispetto per i cittadini e per la carica che riveste dovrebbe impedire al presidente della regione Crocetta di difendersi da contestazioni precise dicendo palesi falsità”. E’ quanto si legge in una nota congiunta dell’Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. “Sulla vicenda della cancellazione dell’ufficio stampa della Presidenza e sul licenziamento dei 21 giornalisti – si legge nella nota -, il presidente non solo non è mai stato disponibile al confronto ma ha rifiutato tutte le richieste ufficiali di incontro sindacale che gli sono state correttamente presentate dal Cdr, dall’Associazione della Stampa (sin dal novembre 2012) e dall’Ordine (a gennaio e a marzo scorsi). Non ha mai voluto incontrare i giornalisti e le rappresentanze sindacali e non ha mai risposto alle lettere inviategli dall’Ordine. In compenso – si legge ancora – ha inviato lettere di licenziamento retroattive in spregio di qualsiasi corretta prassi sindacale. Adesso alle precise contestazioni di Ordine e sindacato il presidente risponde affermando che molti dei giornalisti erano stati assunti con metodi indifendibili. In presenza del suo impegno, dato ad alcuni mezzi di informazione proprio in questi giorni,- a immettere in servizio ‘una task force per la comunicazione di 5-6 persone’, spieghi allora con quali criteri e con quali procedure intende adesso procedere alla composizione di quello che definisce un mini ufficio stampa”. Il sindacato e l’Ordine dei giornalisti si chiedono inoltre: “Crocetta rispetterà stavolta la legge 150 o procederà a chiamate dirette applicando gli stessi metodi che lui ha definito indifendibili perchè applicati dai suoi predecessori? Il presidente deve risposte precise ed esaustive: non solo ai giornalisti, ai cittadini e al sindacato ma soprattutto alla magistratura contabile. Aspettiamo da mesi che Crocetta con chiarezza e vera trasparenza dica cosa vuole fare e come”.


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